Milleproroghe: un emendamento salva la Soprintendenza dell’Aquila

L’emendamento proposto da Fratelli d’Italia e approvato in Senato salva sei Soprintendenze, tra cui quella dell’Aquila – Teramo. Una questione che aveva suscitato un intenso dibattito nel capoluogo

L’emendamento al milleproroghe dei senatori Guido Liris, Etelwardo Sigismondi, cofirmatari assieme a Elena Leonardi e Domenica Spinelli, restituisce centralità e operatività a sei Soprintendenze nazionali e salva anche quella aquilana.

Il 31 dicembre del 2024 è scaduta la legge del 2020 che consentiva ai funzionari di sei soprintendenze (L’Aquila e Teramo, Cosenza, Bologna, Modena, Reggio Emilia e Ferrara, Barletta, Andria, Trani e Foggia, Arezzo, Siena e Grosseto, Rieti e Roma) di assumere un incarico dirigenziale così da poter assolvere in autonomia e più rapidamente gli impegni. Scaduta la legge quei funzionari sono decaduti dall’incarico di dirigenti e le Soprintendenze sono tornate a dipendere dal capo dipartimento del Mic, il Ministero della Cultura.

L’emendamento approvato proroga la legge del 2020 ancora per tutto il 2025 dando la possibilità al Mic di ristipulare i contratti ai funzionari con incarico dirigenziale nelle more dell’espletamento del concorso di dirigenti che dovrà essere fissato entro l’anno.