Luciano Bianciardi e lo sport un secolo dopo

Nel centenario della nascita del giornalista-scrittore toscano, Sandro de Nobile dà alle stampe il libro “Il più grande centromediano mai esistito. Luciano Bianciardi e lo sport”, pubblicato da Solfanelli

Il volume di Sandro de Nobile è dedicato al giornalista e scrittore Luciano Bianciardi , nato a Grosseto nel 1922, definito dalla critica “grande artista della parola”. Famosa la sua rubrica, tenuta ai primi anni Settanta sul “Guerin sportivo” dal titolo “Così è se vi pare”.

Nella nota che descrive il libro di de Nobile si legge<Lo sport come proiezione di un desiderio mai sopito; lo sport come espressione di quell’io che alcuni studiosi hanno già definito “opaco”; lo sport come utopia ludica da affiancare all’erotismo, in assenza delle fallimentari utopie politiche; lo sport come evasione e svago, da vivere nell’intenso rapporto intergenerazionale padre-figlio; lo sport come scusa, per parlare d’altro. Sono, quelli appeni citati, soltanto alcuni degli aspetti dell’intenso rapporto tra Luciano Bianciardi e lo sport, un tema che lo scrittore maremmano attraversa certo con la passione del bambino preso per mano e portato allo stadio dal padre portiere, ma anche con l’occhio professionale di chi con la scrittura sportiva lavora, ad esempio nella fervida redazione de «Il Guerin Sportivo» di Gianni Brera, e di quella stessa scrittura si serve, riversandola nell’opus “maggiore” dei romanzi e dei racconti. Percorrendo i mille rivoli del corpus bianciardiano, dov’è difficile distinguere il finzionale dal non finzionale, il letterario dal giornalistico, tenteremo di dare corpo e vita a quel centromediano che lo scrittore non fu mai, ma che nondimeno vive nelle sue splendide pagine di sport>.

Chi è Sandro de Nobile:

oltre ad essere docente di Lettere presso la Scuola Secondaria, è Dottore di Ricerca e cultore della materia “Letteratura italiana contemporanea” presso l’Università “G. D’Annunzio” di Chieti. I suoi studi vertono soprattutto sul neorealismo e sulle intersezioni tra storia, politica e letteratura. Ha all’attivo oltre cinquanta pubblicazioni scientifiche, tra le quali ricordiamo: Lettere e carri armati. Quattro scrittori, «Il Contemporaneo», il 1956 (ETS, Pisa 2013), Il fermento e non. Le riviste letterarie abruzzesi e il neorealismo (1948-1959) (Solfanelli, Chieti 2015), Voci di guerra. Scrittori abruzzesi alla Grande guerra (Ianieri, Pescara 2018) e Una follia di commedia. Piero Santi scrittore (Solfanelli, Chieti 2020). Ha curato i volumi Al Bivio del ’56. Letteratura, cultura, critica (Solfanelli, Chieti 2016) e Il ’68. Costruzione e decostruzione di un mito. Applicazioni e rappresentazioni italiane del movimento (Solfanelli, Chieti, 2018). Scrittore con all’attivo un romanzo e due
raccolte di racconti, è autore della voce Piero Santi del Dizionario Biografico degli Italiani della Treccani.