I comitati attaccano sulla mancata ricostruzione delle scuole e sulla vulnerabilità sismica, mentre alcuni genitori chiedono lo scuolabus per le medie
Tra pochi giorni gli alunni aquilani torneranno sui banchi di scuola. E’ il sedicesimo anno, per la maggior parte di loro, nei moduli ad uso scolastico provvisorio. Sebbene il Comune stia andando avanti con la ricostruzione in alcuni casi e con le varie progettazioni in altri, la realtà dei fatti è che molti studenti aquilani hanno iniziato il loro percorso scolastico nei Musp e lo termineranno lì dentro. La ricostruzione scolastica dunque per i comitati è ancora in ritardo.
In ogni pianificazione ufficiale inoltre, denuncia Luca Barbetta del comitato Scuole Sicure, il fine lavori viene fatto slittare di mesi in avanti.
Inoltre, per i comitati ad inizio anno sono stati assegnati degli incarichi per le verifiche di vulnerabilità sismica. Il Comune insiste che si sono fatti e che si sono programmati anche dei lavori laddove necessario, ma i comitati spiegano che ad oggi non si conosce lo stato delle verifiche, come non si conoscono i risultati a pochi giorni dall’inizio dell’anno scolastico.
La novità è che da tempo, inoltre, alcuni genitori hanno depositato delle firme in Comune e questa richiesta formale è stata portata in aula anche da alcuni consiglieri comunali di opposizione, per chiedere l’attivazione del servizio di scuolabus anche per gli studenti delle scuole medie.
Attualmente, infatti, il regolamento comunale limita il servizio per le scuole medie alle sole aree non servite dal trasporto pubblico dell’Ama. Il trasporto pubblico locale però, hanno sottolineato i genitori, risulta spesso inadeguato per l’utilizzo da parte di bambini e bambine di 11 anni a causa degli orari spesso incompatibili con l’ingresso o l’uscita dalle scuole, con fermate distanti e scoperte e con percorsi insicuri.