L’Aquila: esplode il tosaerba, l’azienda produttrice deve risarcire?

Il tribunale civile de L’Aquila chiamato a decidere se condannare l’azienda produttrice del tosaerba che nel 2017 ha causato un incendio in un’abitazione che si trova tra le frazioni di Scoppito e Preturo.

L’incendio, divampato il 21 ottobre del 2017  in una casa che si trova lungo la Strada provinciale 33, tra le frazioni di Coppito e Preturo a L’Aquila, aveva parzialmente distrutto la parte sottostante
dell’edificio di due piani dove una madre e una figlia  in quel momento stavano dormendo al piano superiore. Le donne fortunatamente si sono salvate, pur tra molte difficoltà perchè il rogo aveva ostacolato la loro fuga verso l’esterno dell’abitazione.
I vigili del fuoco e il consulente delle parti offese, nelle loro perizie tecniche, hanno stabilito che le fiamme sarebbero partite dal lato esterno del fabbricato dove si trovava la base di ricarica di un tosaerba automatico robotizzato, denominato Automover, prodotto da una società svedese.

La famiglia in questione lo aveva acquistato nel 2015 e non aveva mai riscontrato problemi in precedenza. Ora, però, il tribunale de L’Aquila dovrà decidere se l’azienda dovrà risarcire i danni , che sono stati quantificati in diverse centinaia di migliaia di euro, perchè, secondo l’accusa, il sistema di ricarica del piccolo robot , alimentato da batterie al litio, si sarebbe surriscaldato durante la fase della ricarica, per un difetto del prodotto da addebitare al costruttore.

 

Gigliola Edmondo: