Lanciano: diffama il Sindaco su Facebook, a processo

Un uomo di 54 anni è stato rinviato a giudizio con l’accusa di diffamazione aggravata a mezzo social e minacce contro il sindaco di Lanciano e  presidente dalla Provincia di Chieti Mario
Pupillo.

Il pm di Lanciano Francesco Carusi ha rinviato a giudizio un medico lancianese di 54 anni e il processo è stato fissato al 4 febbraio del 2020. L’uomo, tra il 20 aprile e il 16 maggio del 2018, ha pubblicato post e video su Facebook denunciando le condizioni in cui si trovavano alcune strade della città usando contenuti ritenuti lesivi dell’onore e  della reputazione del sindaco di Lanciano Mario Pupillo. 

Il primo cittadino ha confermato che si costituirà parte civile e che “L’eventuale risarcimento danni sarà interamente destinato a finanziare progetti a favore dei giovani lancianesi, sia per contrastare i discorsi d’odio e la violenza verbale, non solo online, con particolare riguardo ai fenomeni di incitamento all’odio e cyberbullismo, sia per attività culturali, con particolare riguardo a viaggi di formazione nei luoghi della Memoria per ampliare la conoscenza dei fatti e delle vicende che hanno segnato la storia del Novecento”.

Pupillo, che non esclude che presenterà anche altre querele, nel 2018 ha promosso il ‘Manifesto della comunicazione non ostile’ che ha fatto affiggere nelle 250 aule delle scuole medie e superiori di Lanciano per contrastare incitazioni alla violenza e all’odio, condividere la responsabilità di una comunicazione in rete fondata su rispetto e civiltà, aumentare la consapevolezza della traccia che si lascia in rete.

Pupillo ha detto inoltre che “L’iniziativa di denuncia è stata presa anche per affermare che le critiche sono ben accette quando ispirate a una comunicazione non ostile, rappresentando il sale della democrazia, confronto e dialogo, ma no alle degenerazioni”.

Per una analoga accusa di diffamazione a mezzo internet, contro l’ex governatore d’Abruzzo Luciano D’Alfonso, attuale senatore del Pd, altre tre persone sono attualmente imputate dinanzi al tribunale di Lanciano, con udienza fissata il 24 settembre prossimo. In questo caso gli imputati avevano commentato, il 7 luglio 2017, articoli sul decreto del 24 giugno 2015 con cui D’Alfonso aveva rideterminato il budget sulla Sanità abruzzese.