La scienza in valigia a Silvi e Pineto

A Silvi e Pineto astronomia  e sostenibilità fanno spettacolo. Il 14 e 15 aprile di scena “ La scienza in valigia”.

Il 14 e 15 aprile di scena alla scuola Bindi di  Silvi e al teatro del palazzo polifunzionale di  Pineto uno spettacolo per promuovere divertendo la cultura scientifica legata alla sostenibilità. “ La scienza in valigia” , il format ideato da Marco Santarelli e Margherita Hack, è realizzato in collaborazione con Amp Cerrano e con il patrocinio dei comuni di Pineto e Silvi.  Una valigia piena di parole e musica e la trentesima tappa del tour della scienza stavolta è promossa da Amp  Cerrano, ente da sempre attento all’ambiente e al green impact.

Nella presentazione del progetto scientifico-divulgativo si legge che è “un vero e proprio scienzacolo, che parte dal concetto di Rete. La rete è Internet, ma anche unione delle persone, incrocio di strade e autostrade, ma soprattutto è Energia e Social Network. Rete è anche quel filo che lega le scoperte scientifiche nel tempo. Rete è creatività e sviluppo. Con una serie di descrizioni che coinvolgono le persone attraverso semplici spiegazioni, si procederà alla dimostrazione delle proprietà dell’energia e della sua importanza nella trasmissione di messaggi e come produttrice di comunicazione “.

L’obiettivo è quello di rendere i cittadini consapevoli delle incredibili possibilità offerte dalla scienza, ma nello stesso tempo rispettosi e coscienti dei rischi che si possono nascondere dietro ad un comportamento di noncuranza e superficialità.

I promotori ricordano che “ La scienza, nonostante le molte eccellenze, ha bisogno di penetrare maggiormente nella cultura italiana, tanto che una recente classifica dice che tra i 3.200 scienziati più influenti nel mondo, meno del 2% è italiano. Recentemente insieme a molti laboratori eventi abbiamo intrapreso la strada della spiegazione dell’energia. Questa formula vuole in qualche modo spiegarci come per avere un’economia più sostenibile ed efficace, bisogna tornare energia che provenga dall’ambiente e non più da fonti fossili e idrocarburi”.

 

Gigliola Edmondo: