Incendio Ecotec Ortona: “Nessun rischio per la popolazione”

La Ecotec di Ortona, dopo l’incendio del 6 luglio, rassicura che i materiali combusti non sono pericolosi e ringrazia in particolare in vigili del fuoco

La Ecotec in una nota spiega la situazione a due giorni dal rogo e ringrazia chi ha provveduto a spegnere le fiamme.

Nella nota si legge che “Il Consiglio di amministrazione della Ecotec di Ortona, a seguito dell’incendio verificatosi la sera del 6 luglio, causato da un fenomeno di autocombustione, che ha interessato un cumulo di materiali depositati all’esterno dello stabilimento, esprime sentimenti di gratitudine al personale della Setra e della Ecotec che, intervenuti tempestivamente con i loro mezzi seguendo le procedure interne di emergenza, insieme ai Vigili del Fuoco di Ortona e di Chieti hanno consentito un rapido contenimento delle fiamme e il successivo spegnimento dell’incendio.
Un ringraziamento particolare ai Vigili del Fuoco coordinati dall’Arch. Alessandro Marchione, al Direttore Generale, al Direttore Tecnico e al personale dell’Arta per i loro suggerimenti, al Prefetto e ai Carabinieri per avere seguito tutte le operazioni, alla Regione per l’interessamento, al Sindaco di Ortona che ha seguito personalmente l’evento, al Consorzio Ecolan e ai Comuni per la vicinanza dimostrata e a tutti gli amici che sono intervenuti con il loro aiuto e il loro sostegno.
Le attività di selezione e recupero sono proseguite normalmente e nel frattempo sono stati isolati i materiali combusti e le acque di spegnimento, tutti attualmente in corso di caratterizzazione analitica per l’avvio a smaltimento separato.
Il Consiglio di Amministrazione è dispiaciuto se l’evento incidentale ha causato qualche preoccupazione ai vicini, tuttavia la tipologia dei materiali trattati produce residui di lavorazione non pericolosi e non presentano particolari rischi.
Infatti la Ecotec esegue la selezione della raccolta differenziata proveniente dai Comuni delle Provincie di Chieti e di Pescara per il recupero di vetro, alluminio, carta, legno, plastica e metalli che vengono reimmessi nel ciclo produttivo attraverso i rispettivi Consorzi Nazionali di Filiera per rigenerare nuove materie prime che determinano risparmi nel consumo di materia e di combustibili, in accordo ai principi e alle norme dell’economia circolare.
L’incidente sarà un altro motivo per organizzare ancora meglio l’attività di recupero cercando di minimizzare ulteriormente i rischi inevitabilmente presenti in qualsiasi processo di produzione”.