Il Questore di Pescara su Rancitelli: “iniziato censimento degli abusivi”

MISITI-questore

Le attività di controllo nei quartieri difficili di Pescara, in particolare Rancitelli, non sono iniziate ieri e non finiranno domani, a ribadirlo il Questore di Pescara Francesco Misiti.

Questo per sottolineare il fatto che ad attirare le attenzioni delle Forze dell’Ordine su quelle zone della città non è stato solo il deprecabile episodio di aggressione ad una Troupe di Rai 2, basti ricordare, ad esempio, che nel 2018 sono stati 180 i controlli, praticamente uno ogni 48 ore. Tuttavia si è reso necessario dare un’ulteriore accelerata anche alla luce delle nuove disposizioni del decreto sicurezza di Salvini e questo ha portato ad una serie di risultati importanti: in 5 distinte operazioni di controllo dal 16 al 27 febbraio dalla Polizia di Stato sono state arrestate 4 persone, 14 denunciate, 11 perquisizioni locali, sequestrati oltre 85 grammi di hashish; 550 di eroina e oltre 140 di cocaina. 450 le persone controllate; 119 i veicoli, di cui sei sequestrati; sgomberato un immobile e riscontrati ben 5 allacci abusivi per fornitura elettrica, tra questi un circolo privato con conseguente provvedimento di sospensione della licenza per un periodo di 90 giorni. Un bilancio importante, dunque, che va di pari passo anche con l’attività, da sempre sollecitata anche dal consigliere regionale del M5S Domenico Pettinari, di sgombero degli abusivi e qui c’è un dato per certi aspetti inquietante, emerso in una recente riunione del Comitato per la sicurezza e l’ordine pubblico:

“Non è stato mai effettuato un censimento – spiega il questore Misiti – anche per questo si sta cercando di recuperare il tempo perduto e sia Ater che Comune di Pescara hanno avviato un capillare monitoraggio per avere un quadro più preciso della situazione. Dal canto nostro possiamo intervenire, ed in parte lo stiamo già facendo, solo in presenza di un’ordinanza cautelare da parte dell’Autorità Giudiziaria che ci consente di procedere allo sfratto immediato.”

Misiti tiene anche a precisare che mai si abbasserà la guardia nel contrasto a fenomeni di ordinaria microcriminalità nelle periferie di Pescara:

“Parliamo di un tessuto urbano estremamente degradato, ma abitato anche da tanta gente per bene che chiede giustamente di vivere in condizioni migliori ed è per questa gente che terremo sempre i fari puntati su questi quartieri.”