Green Public Procurement: “Chieti unico capoluogo sostenibile in Abruzzo”

Cathedral of San Giustino in Chieti

Chieti unico capoluogo sostenibile in Abruzzo secondo il rapporto sul Green Public Procurement. Il sindaco Diego Ferrara e l’assessore Chiara Zappalorto: <Siamo fra le migliori 18 buone pratiche della penisola grazie ad appalti e spesa>

Arriva dalla XVI edizione del Forum Compraverde Buygreen 2022 il primato abruzzese di Chieti come città green, sancito dal quinto rapporto “I numeri del Green Public Procurement in Italia” dell’Osservatorio Appalti Verdi, nato dalla collaborazione di Legambiente e Fondazione Ecosistemi, in partnership con Assosistema, Novamont, Università degli Studi di Padova, AdLaw Avvocati.

In una nota il Comune spiega che si tratta di <Un dato che deriva dagli acquisti verdi della pubblica amministrazione, che sono regolati da specifiche tecniche e clausole contenute nei Criteri Ambientali Minimi, obbligatori dal 2016. I CAM sono stati introdotti in Italia con il Green Public Procurement, lo strumento che indirizza gli enti pubblici verso investimenti a ridotto impatto ambientale e la loro adozione è prerequisito essenziale per concorrere ai bandi del PNRR. Sono in tutto 35 i Comuni che registrano un tasso di attuazione dei CAM superiore all’80% e sono 18 quelli che raggiungono il 100%, ovvero più del doppio rispetto allo scorso anno: Chieti è l’unica città abruzzese ed è fra questi, insieme a Belluno, Bolzano, Brescia, Cuneo, Ferrara, Forlì, Imperia, Latina, Mantova, Modena, Monza, Padova, Pavia, Pordenone, Rimini, Savona e Trento>.

Nel link lo studio e l’intero rapporto: https://www.legambiente.it/comunicati-stampa/v-rapporto-dellosservatorio-appalti-verdi-legambiente-fondazione-ecosistemi/

Il sindaco Diego Ferrara e l’assessore all’Ambiente Chiara Zappalorto affermano: <Siamo stati uno dei primi Comuni d’Italia ad attivare la delega alla Transizione Ecologica accostandola a quella all’Ambiente, perché la sostenibilità e la tutela ambientale sono due capisaldi della nostra azione. Questa rilevazione sicuramente ci rende lieti, perché ci annovera fra le migliori 18 performance nazionali, cosa che ci conferma che la via intrapresa è quella giusta, ma soprattutto perché è il risultato di una serie di priorità che abbiamo messo insieme sia in risposta ai parametri della ricerca, sia in linea con i bandi del PNRR. Grazie alla nostra struttura comunale che sta facendo un lavoro davvero encomiabile.

Il Comune di Chieti è finora riuscito a mettere insieme finanziamenti per oltre 56 milioni di euro sul fronte PNRR, prendendo tutte le risorse disponibili sui maggiori bandi. Si tratta di interventi che non riguardano solo l’ambiente, ma che in ogni settore tengono conto della sostenibilità, sia che si tratti del recupero e riqualificazione dell’edilizia popolare, oppure imponenti interventi di rigenerazione urbana che interesseranno tutto il territorio cittadino, a cui si aggiungono i lavori negli ambiti sportivi e scolastici, sia sul sociale, sull’efficientamento energetico di edifici comunali e bonifica dei siti orfani che sono alcuni degli ambiti per cui abbiamo ottenuto ulteriori fondi.

Questo è soltanto il primo passo verso un lavoro importante che stiamo facendo per una città più green, più sostenibile e più attenta al futuro dell’ambiente. Si spiega in tal senso anche il nostro impegno sul fronte del caro energia, per cui ci siamo subito mobilitati e che lunedì ci vedrà riferire e condividere in Commissione Ambiente i primi passi possibili, insieme alla struttura comunale e al nostro energy manager. Oltre ad agire in sinergia con gli altri sindaci della provincia di Chieti, rispondendo alla mobilitazione nata ad Atessa con l’adozione di provvedimenti omogenei su tutto il territorio quali l’abbassamento di un altro grado della temperatura negli uffici (scuole escluse) e la razionalizzazione della pubblica illuminazione, stiamo pensando anche ad altre possibilità, fra cui una circolare interna agli edifici pubblici per ottimizzare il risparmio energetico, un’azione di sensibilizzazione della comunità, nonché l’adozione di strumenti a vantaggio di tutti, fra cui l’attuazione delle comunità energetiche e del conto termico che stiamo studiando e vorremmo attivare in tempi sostenibili, condividendo con tutte le forze politiche facenti parte dell’Amministrazione, l’intento. Resta agli atti lo sforzo concreto di cambiare le cose, in meglio per l’ambiente e per la comunità, che si appresta a vivere forse il momento più difficile dopo la pandemia>.

Gigliola Edmondo: