Gran Sasso: un uomo e il suo cane rimangono bloccati, salvati dal CNSAS

Un uomo e il suo cane sono stati portati in salvo dai tecnici del Soccorso Alpino e Speleologico sul Gran Sasso.

Si tratta di un uomo residente a Montesilvano il quale aveva in programma di salire lungo la via Direttissima, un itinerario alpinistico che conduce fino alla vetta occidentale di Corno Grande, sul Gran Sasso.

La moglie, le due figlie e  il nonno sono scesi ai piedi della montagna fino a Campo Imperatore mentre lui è rimasto con il cane, una femmina di Pastore Abruzzese, che si era spaventato e non sono riusciti a farlo scendere.

L’uomo e il cane avevano percorso per metà il percorso con i viveri al seguito e tutto il necessario per affrontare la via alpinistica ma l’animale, forse per la presenza dei numerosi salti rocciosi, ha cominciato a dare segni evidenti di paura.

L’escursionista, pertanto, ha lanciato l’allarme che inizialmente è stato inoltrato ai Vigili del Fuoco, ma poichè la zona è impervia e sono presenti salti di roccia e strapiombi e vista la visibilità ridotta per l’imminente sopraggiungere della notte, sono intervenuti i tecnici del Soccorso Alpino e Speleologico Abruzzo.

Poco prima delle ore 21 l’uomo e il cane,  spossati dalla fatica, sono stati raggiunti dai soccorritori che, dopo averli imbracati entrambi, li hanno supportati nella discesa con l’ausilio delle corde.

La squadra di soccorso racconta che: “Pur essendo spaventato il cane si è progressivamente fidato di noi. Inizialmente procedeva con la coda tra le zampe, forse intimorito anche dalle manovre con le corde per imbracarlo, poi però ha iniziato a scodinzolarci e sulle sue zampe ha percorso tutto il tragitto del ritorno”.

Gigliola Edmondo: