Gran Sasso, operatori al lavoro per organizzare la stagione invernale

Si lavora alla prossima stagione invernale sul Gran Sasso con incognite e speranze. C’è un pacchetto di linee guida proposto dalle associazioni che a livello nazionale lavorano sulla neve e che è sottoposto al comitato tecnico scientifico che prevede il Green pass per arrivare sulle seggiovie al 100% e nelle cabine chiuse all’80 %.

Due giorni fa, intanto, sono scaduti i termini per la gestione delle strutture ostello, rifugio e hotel Cristallo e ci sarebbero delle offerte. Il problema del Gran Sasso, rileva Luigi Faccia direttore della scuola sci Assergi – Gran Sasso, sono le strutture a servizi del turista ricettive e di viabilità e inoltre, insiste, serve il piano d’area.

Nel frattempo, a proposito di scuole sci, la giunta regionale ha approvato le linee di indirizzo per l’erogazione di contributi in favore di maestri di sci e delle scuole di sci colpiti dalla crisi da Covid-19, per la mancata apertura al pubblico dei comprensori sciistici nella stagione invernale 2020/2021.

Il fatturato di cui si parla nella proposta trasmessa dal Collegio regionale dei maestri di sci è unicamente quello che deriva dalle attività didattiche provenienti dalle lezioni e dai corsi di sci alpino e nordico e snowboard e non anche da servizi e attività strumentali al completamento dell’offerta della scuola di sci.

 

Nella foto: Luigi Faccia, direttore scuola sci Assergi – Gran Sasso

 

Giovanni Tontodonati: