Giustizia, Pagano: “Riforma per i cittadini, in ricordo di Berlusconi”

Dopo il sì del Parlamento alla Riforma della Giustizia e alla separazione delle carriere dei magistrati ora il confronto politico si sposta nelle piazze e sui media, in vista del referendum confermativo

Il deputato e coordinatore di Forza Italia in Abruzzo, Nazario Pagano, relatore della legge, al Tg8 afferma: “Riforma della Giustizia in ricordo anche di Silvio Berlusconi”.

Nazario Pagano, Presidente della Commissione Affari Costituzionali della Camera dei Deputati, è stato uno dei protagonisti dell’istruttoria che ha portato alla formazione della legge. Dopo il sì del Senato a breve dovrebbe partire la raccolta delle firme per chiedere il referendum confermativo che dovrebbe svolgersi nella primavera del 2026 e dove non servirà il quorum.

Il presidente Nazario Pagano spiega: «E’ una Riforma voluta da Silvio Berlusconi fino all’inizio ed è bello che in sua memoria noi ieri lo abbiamo ricordato. Una riforma che non è contro i magistrati, lo voglio dire e lo voglio ricordare, ma a favore dei magistrati migliori: quelli che non appartengono ad una corrente piuttosto che ad un’altra. Una Riforma in favore del cittadino che finalmente avrà, con chiarezza la certezza, un giudice terzo ed equidistante dalle due parti: accusa e difesa.

Stiamo già lavorando per la costituzione dei comitati per il sì. Stiamo già raccogliendo le firme per far svolgere il referendum nella prossima primavera del 2026. Abbiamo la certezza che la maggioranza del popolo italiano è dalla nostra parte perché ha capito e ha compreso che è una riforma di civiltà, una riforma a vantaggio dei cittadini, una riforma che vede il nostro Paese sempre più moderno e soprattutto sempre più coerente con i principi della nostra Costituzione».

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Sono tre i punti fondamentali separazione delle carriere dei magistrati, l’elezione per sorteggio dei membri del Consiglio Superiore della Magistratura e l’istituzione di un’Alta Corte.

I punti principali della Riforma

Separazione delle carriere dei magistrati

l’attuale articolo 104 della Costituzione afferma che “La magistratura costituisce un ordine autonomo e indipendente da ogni altro potere”, frase a cui la riforma aggiunge che essa “è composta dai magistrati della carriera giudicante e della carriera requirente”.

Due CSM

All’attuale Consiglio Superiore della Magistratura ne subentreranno due: uno “della magistratura giudicante” ed uno “della magistratura requirente”, entrambi presieduti dal Presidente della Repubblica e ne farebbero parte di diritto il primo presidente e il procuratore generale della Corte di Cassazione.

Saranno composti per un terzo da membri laici e per due terzi da togati; i primi saranno estratti a sorte da un elenco di giuristi predisposto dal Parlamento in seduta comune; i secondi saranno sorteggiati tra tutti i magistrati che avranno i requisiti che stabilirà una legge ordinaria successiva.

Avranno competenze per quanto riguarda “le assunzioni, le assegnazioni, i trasferimenti, le valutazioni di professionalità e i conferimenti di funzioni nei riguardi dei magistrati”.

Leggi attuative

Le leggi attuative devono essere varate entro un anno dall’entrata in vigore.

Alta Corte Disciplinare

L’Alta Corte Disciplinare si occuperà della giurisdizione disciplinare nei riguardi di tutti i magistrati e sarà composta da 15 membri: tre nominati dal Presidente della Repubblica; tre estratti a sorte da un elenco di giuristi che il Parlamento in seduta comune “compila con elezione”; sei estratti a sorte tra i magistrati giudicanti con 20 anni di attività e con esperienze in Cassazione; tre sorteggiati tra i magistrati requirenti con vent’anni di attività e esperienza in Cassazione. La carica avrà una durata di quattro anni.

Sentenze non impugnabili

I giudizi sono ricorribili solo davanti alla stessa Corte che giudicherà in secondo grado in una composizione diversa rispetto al primo. Le sentenze non sono impugnabili in Cassazione come prevede l’articolo 111 della Costituzione. Una legge ordinaria disciplinerà l’Alta Corte.

Gigliola Edmondo: