Giunta Comune Pescara: Masci ha, per ora, solo due assessori

Fase di stallo nella trattativa tra i vari partiti di maggioranza per definire la giunta comunale a Pescara. Per ora il sindaco Masci nomina solo due assessori, Lega e Fdi annunciano battaglia.

I pugni battuti sul tavolo di venerdì sera nell’ennesima riunione tra i partiti di maggioranza al Comune di Pescara segnano il più totale immobilismo dell’iter per la composizione della Giunta che dovrebbe affiancare il neo sindaco Carlo Masci alla guida amministrativa del capoluogo adriatico. In realtà qualcosa si è mosso, grazie alla decisione di Masci di nominare assessori due  componenti del suo partito, Forza Italia. Ieri pomeriggio è così arrivata la firma per Luigi Albore Mascia ed Isabella Del Trecco, resta in sospeso, per il momento, la nomina del terzo assessore del partito di Berlusconi, Eugenio Seccia. In alto mare, invece, il discorso relativo agli altri sette, con relativa indicazione del nuovo presidente del Consiglio Comunale, anche per questa ragione slitta ancora la convocazione della prima seduta che dovrebbe avvenire il prossimo 8 luglio. le distanze tra Masci e gli altri partiti legate dalla questione delle quote rosa che, secondo la legge, dovrebbero costituire il 40% della Giunta, dunque 4 donne su 10 assessori. La Lega propone due proprie rappresentanti, ma solo se gli saranno affidati 4 assessorati e la presidenza del Consiglio. Scalpita anche Fratelli d’Italia che non scende sotto le due deleghe Rapposelli e Cremonese, ma non ha donne da proporre, mentre l’Udc insiste per l’incarico a Massimiliano Pignoli. Dunque stallo più totale e nessuno che pare disposto a fare un passo indietro. Sulla situazione chiaramente critiche le opposizioni: Erika Alessandrini del M5S parla di centrodestra incapace perfino di nominare una giunta ad un mese dalle elezioni:

“«Purtroppo – scrive in una nota la Alessandrini – non siamo sorpresi, perché questa è la destra al governo: un’accozzaglia di partiti grandi e piccoli e finte liste civiche che portano al tavolo solo pretese, minacce, personalismi, spartizioni di poltrone.”

Fortemente critico anche il Partito Democratico:

” lo scontro è basato solo sulle poltrone – scrive il segretario cittadino Moreno Di Pietrantonio –  e su chi prende più potere. Stiamo assistendo ad un assalto alle poltrone senza una parola sui programmi da portare avanti nell’interesse dei cittadini”