Furbetti al Comune di Sulmona: 46 persone indagate. IL VIDEO: timbravano e facevano shopping

Furbetti al Comune di Sulmona: 46 persone indagate in un’operazione della Guardia di Finanza dal nome ironico “Tutti presenti”. Timbravano e facevano shopping

Shopping in centro invece di essere sul posto di lavoro, dopo mesi di pedinamento le prove inconfutabili dall’emissione di scontrini fiscali. Le Fiamme Gialle Peligne hanno concluso le indagini delegate dalla locale Procura della Repubblica, finalizzate a verificare assenze ingiustificate dal posto di lavoro da parte di dipendenti del Comune di Sulmona. Le indagini svolte, coordinate e dirette dal Sost. Proc. Dott. Stefano Iafolla, hanno consentito di rilevare, in un arco temporale ampio di circa 7 mesi, gravi irregolarità commesse da parte di n. 46 dipendenti su un totale di 102.
In particolare: si allontanavano, senza alcuna giustificazione, dal posto di lavoro subito dopo aver registrato la loro presenza mediante il badge. Erano soliti assentarsi per recarsi presso la propria abitazione per consumare il pasto, sbrigare faccende personali e trascorrere parte del tempo al bar, fare shopping o fare la spesa;  alcuni si assentavano dal posto di lavoro in modo prolungato e ingiustificato, più volte al giorno; altre volte, con la complicità del collega presente in ufficio ovvero con la connivenza di altro personale esterno al Comune, registravano fraudolentemente l’inizio o la fine del servizio pur essendo assenti, consentendo loro di raggiungere in netto ritardo l’ufficio e di allontanarsene in largo anticipo; alcuni dipendenti hanno prodotto comunicazioni (attestazioni di omessa timbratura), per iscritto e/o verbalmente, attestando falsamente la presenza in servizio, ovvero di inizio e fine servizio; hanno fruito di buoni pasto non spettanti. Le indagini condotte anche grazie ad una minuziosa attività di video-registrazione effettuata con telecamere installate nel perimetro di alcune sedi di servizio comunali, supportate da ulteriori attività di riscontro, quale analisi dei tracciati dei cartellini magnetici, pedinamenti, appostamenti ed osservazione dei soggetti interessati, addirittura, in qualche caso, ad alcuni dei soggetti allontanatisi dal posto di lavoro ingiustificatamente veniva, mentre si dedicavano allo shopping, controllata la regolare emissione degli scontrini fiscali a seguito degli acquisti fatti. Le risultanze investigative, così come emerse nelle varie fasi delle indagini preliminari, sono state successivamente poste in correlazione con i turni riportati nei prospetti mensili di ciascun dipendente ed acquisite presso l’Ente. Nei confronti dei soggetti attenzionati sono stati contestati i reati di truffa aggravata di cui all’art. 640 C.p. e di false attestazioni o certificazioni nell’utilizzo del badge da parte di dipendenti pubblici, reato quest’ultimo previsto dall’art. 55 quinquies del D.Lgs 165/2001. In merito alla vicenda è stata interessata anche la Procura Regionale della Corte dei Conti di L’Aquila per il recupero dei compensi illecitamente percepiti.

IL COMMENTO DELL’ASSESSORE LA CIVITA:

L’assessore al personale del Comune di Sulmona Cristian La Civita interviene sull’inchiesta  su presunti casi di assenteismo che vede coinvolti quasi la metà dei dipendenti comunali ed afferma “E’ un caso che lascia sconcertati, adesso più che mai è urgente una riorganizzazione della macchina comunale.Appena preso possesso dell’incarico da assessore ho subito esaminato i cartellini di tutti i dipendenti comunali notando qualche caso di irregolarità. Per questi motivi, e non solo, in accordo con la sindaca Annamaria Casini e il resto della giunta comunale, avevo diramato una circolare interna in cui si invitavano tutti i dipendenti, compresi funzionari e dirigenti, al puntuale rispetto degli orari di lavoro fissando alle 8,45 il termine massimo per timbrare l’inizio della giornata lavorativa. In particolare in quella circolare ho raccomandato a tutti di essere presenti puntualmente sul posto di lavoro soprattutto negli orari di ricevimento del pubblico. Non è assolutamente tollerabile che in quegli orari i cittadini trovino gli uffici vuoti così come ho fatto divieto dell’uso del telefonino personale durante le ore di lavoro”.