Foto dei figli sui social, è allarme pedopornografia

Anche in Abruzzo si apre il dibattito sull’allarme pedopornografia dovuto alle foto di minori pubblicate dai genitori sui social network.

La tutela della privacy dovrebbe essere scontata quando si parla di minorenni. Con l’avvento dei social network molte regole vengono dimenticate o ignorate mettendo in pericolo proprio i più deboli: i bambini. Il garante della privacy Antonello Soro, nella Relazione annuale al Parlamento, ha lanciato l’ allarme pedopornografia, che apre un ampio dibattito anche in Abruzzo.

Soro spiega che “Secondo recenti ricerche, la pedopornografia in rete e, particolarmente nel dark web, sarebbe in crescita vertiginosa: nel 2016 due milioni le immagini censite, quasi il doppio rispetto all’anno precedente. Fonte involontaria  sarebbero i social network in cui genitori postano le immagini dei figli. La tutela della privacy è strumento “indispensabile” nella lotta al terrorismo. Dopo l’11 settembre del 2001 il rapporto tra libertà e sicurezza è cambiato, ma i fatti hanno dimostrato come di fronte alle nuove minacce, la privacy sia non solo possibile, ma addirittura indispensabile per rendere le attività di contrasto più risolutive, perché meno massive e quindi orientate su più congrui bersagli. Per far sì che nella lotta al terrorismo siamo più efficaci, non meno liberi”.

L’intervista ad Antonio Teti, docente Università d’Annunzio, esperto di cyberspazio

 

Il mini-sondaggio del Tg8