Forza Italia a cena con il Cav, l’Abruzzo non…digerisce

Cena ieri sera a Palazzo Grazioli tra una vasta rappresentanza della classe dirigente di Forza Italia in Abruzzo e Silvio Berlusconi. Si è parlato di candidature in vista delle Regionali, dubbi sulla terna di Fdi.

E’ stato già ribattezzato “il patto del timballino” quello di ieri sera a Palazzo Grazioli a Roma, nella cena a base di delizioso timballino di carne tra una delegazione abruzzese di Forza Italia, composta dal coordinatore regionale Pagano, dal senatore Martino, ed ancora i sindaci Tiziana Magnacca, e Gabriele De Angelis; i consiglieri regionali Emilio Iampieri, Lorenzo Sospiri, Paolo Gatti  e Mauro Febbo, tutti ospiti, ovviamente di Silvio Berluconi. Al centro del patto l’impegno da parte di Berlusconi di convincere Giorgia Meloni ad allargare la rosa di papabili candidati alla presidenza della Regione, visto che, secondo accordi nazionali, spetta al partito di Fratelli d’Italia indicarli e che la terna fin’ora proposta, Giandonato Morra, Marco Marsilio e Massimiliano Foschi, non convince pienamente il centrodestra, soprattutto Forza Italia che auspica, senza nulla togliere al valore delle persone, maggiore autorevolezza:

“Non possiamo correre il rischio di perdere questa grande occasione – puntualizza Mauro Febbo tra i commensali a Palazzo Grazioli – al momento i sondaggi ci stanno premiando e dobbiamo cavalcare, come si suol dire, l’onda proponendo agli elettori abruzzesi nomi autorevoli in grado di attrarre consensi, ma anche capaci di attuare un programma di rilancio per una Regione in questi anni del tutto abbandonata.”

Febbo non pensa ci sia particolarmente fretta e punta sul ragionamento davvero ponderato, fretta, invece, sembra averne il sindaco di Chieti Umberto Di Primio, presente anche lui ieri sera:

“Si gli abruzzesi hanno necessità di sapere quanto prima che strategia abbiamo in mente e soprattutto a chi, eventualmente, concedere la loro fiducia. In giornata era prevista una riunione con Giorgetti ma Berlusconi l’ha fatta slittare proprio per avere il tempo giusto per convincere la Meloni a proporre una rosa più ampia, posto che Forza Italia ha già in tasca una lista di nomi tutti sufficientemente autorevoli.”

IL SERVIZIO DEL TG8: