Esercito a Pescara: raccolte mille firme

Il centro destra ha raccolto mille firme in cui si chiede l’impiego dell’Esercito per garantire la sicurezza a Pescara.

A Pescara il centro destra ha raccolto mille firme per chiedere al Governo di assegnare anche al capoluogo adriatico l’Esercito per fronteggiare l’emergenza sicurezza. Il faldone preparato sarà consegnato domani  al vicepresidente del Senato Maurizio Gasparri in occasione della sua visita a Pescara. Il Capogruppo di Forza Italia in Regione Abruzzo Lorenzo Sospiri e i gruppi consiliari di Forza Italia e Pescara in Testa sono soddisfatti del risultato conseguito dopo due giorni di raccolta firme.

In una nota si legge che il senatore Gasparri consegnerà le firme al Governo “garantendo massima attenzione per il nostro territorio e soprattutto massima priorità per quella che oggi è un’urgenza, ossia ripristinare l’ordine pubblico e il rispetto sociale. L’emergenza odierna ha un nome e un cognome, quello del sindaco Marco Alessandrini che per due anni ha volutamente ignorato il decadimento della città, terra di conquista della criminalità, tra assalti ai furgoni portavalori, rapine negli uffici postali, spaccate notturne, senza contare il vandalismo imperante, l’accattonaggio e il dramma della disordinata movida pescarese. Ora all’improvviso il sindaco Alessandrini annuncia di voler impiegare le ‘telecamere mobili’ per sorprendere chi sporca la città, dopo aver interrotto il processo di installazione della videosorveglianza fissa che con il centro-destra stava interessando tutto il territorio; oggi annuncia sgomberi forzosi di baracche e panchine, dove i clochard torneranno puntuali; oggi annuncia misure, ma in realtà non sa neanche da dove cominciare. In due anni Pescara è piombata nel caos: siamo passati dai furtarelli di qualche pensionato, con trattamento sociale, ‘costretto a rubare per fame’, agli assalti ai portavalori, alle rapine con travisamento alle Poste centrali, alle spaccate ai danni degli esercizi commerciali, finanche nel cuore della città e in orari tardo pomeridiani o mattinieri, al vandalismo imperante, agli accattonaggi sin dentro i locali dediti alla ristorazione, alle rapine a mano armata dentro le abitazioni con i poveri cittadini, spesso anziani, picchiati selvaggiamente. E questo senza dimenticare la condizione di degrado e di invivibilità dell’area circostante la stazione centrale dove, sgomberato un mercato abusivo degli extracomunitari, bivaccano dalla mattina alla sera centinaia di ambulanti abusivi e dove tutto lascia temere e ipotizzare lo svolgimento di traffici illeciti. E, ancora, tutto questo senza tralasciare il degrado che da tempo funesta la centralissima movida pescarese, ridotta di sera a un vespasiano a cielo aperto dove vige l’assoluta anarchia tra bivacchi, ubriachi molesti, lanciatori di bottiglie di vetro, incivili e vagabondi capaci solo di aumentare il disagio dei molti residenti, oggi anche spaventati dall’idea di veder pubblicato il proprio nome sui quotidiani per il rischio di ritorsioni. Dinanzi alle nostre denunce il sindaco Alessandrini ha semplicemente fatto orecchie da mercante, in due anni non una delibera è stata adottata per fronteggiare la drammatica éscalation di criminalità. Per questa ragione lo scorso maggio avevamo chiesto al Prefetto di convocare un Tavolo per l’Ordine pubblico e la Sicurezza, allargandolo anche alle forze politiche di opposizione, vista la delicatezza e l’urgenza delle tematiche da affrontare e per le quali occorreva e occorre trovare soluzioni urgenti, immediate e concrete che la giunta Alessandrini non è stata capace né di ipotizzare né di proporre né tantomeno di attuare. A questo punto non possiamo continuare a lasciare Pescara nelle mani di una giunta comunale di ragazzini e dilettanti, ma occorre agire. Per due giorni, presso il Comitato per il No, abbiamo raccolto le firme dei cittadini per chiedere al Presidente del Consiglio Matteo Renzi, al Ministro degli Interni Angelino Alfano, e al Ministro della Difesa Roberta Pinotti ‘di mettere a disposizione di Pescara una quota del contingente dell’Esercito Italiano, fino a pochi giorni fa mobilitato per il Giubileo straordinario, e ora assegnato all’Operazione ‘Strade Sicure’. Compito dei militari sarà quello di coadiuvare l’azione di controllo del territorio oggi effettuato dalle Forze dell’Ordine. Riteniamo che Pescara, al pari di Milano, abbia urgente bisogno di tale presenza, non per militarizzare la città, ma per ripristinare condizioni di vivibilità ovunque, per restituire ai cittadini una percezione di sicurezza sociale, e per rappresentare un valido deterrente contro chi pensa che Pescara, purtroppo mal governata dalla sinistra-Pd, sia ‘terra di nessuno’. La risposta dei cittadini e dei commercianti è stata straordinaria in due giorni abbiamo tagliato il traguardo prefissato delle mille firme, questo a indicare quanto sia avvertita ovunque l’emergenza sicurezza. Domani, martedì 22 novembre, consegneremo tutte le firme raccolte al Senatore Gasparri, durante la sua visita a Pescara alle 17, affinchè si faccia egli stesso portavoce della nostra istanza nei confronti del Governo Renzi garantendo attenzione e celerità nell’attuazione di una misura possibile e necessaria”.