Trasferito a Roma il 15enne colpito da un fulmine. I consigli della Protezione Civile

Ieri pomeriggio un ragazzo di 15 anni è stato colpito da un fulmine a Crognaleto, è in rianimazione in gravi condizioni. Questa mattina il trasferimento a Roma. I consigli della Protezione Civile.

Il ragazzo si trovava in compagnia del padre quando è stato colpito dal fulmine. Immediatamente soccorso con l’elisoccorso 118, è stato trasportato all’ospedale dell’Aquila dove si trova in rianimazione.

Il fulmine che ha colpito il 15enne si è abbattuto non lontano dalla zona di Monte di Mezzo, nei pressi del Lago di Campotosto. Le operazioni di soccorso, condotte dal tecnico del Soccorso alpino e speleologico Abruzzo  bordo dell’elisoccorso dell’Aquila, sono state particolarmente difficili per le avverse condizioni atmosferiche, una violenta grandinata. Il 15enne è stato prima stabilizzato sul posto e poi trasferito all’ospedale del capoluogo.

L’episodio è avvenuto in località Coppo a Crognaleto (Teramo) durante un violento temporale che ha interessato le aree interne dell’Abruzzo. Il giovane si trovava in compagnia del padre che ha subito allertato il 118 ed è stato trasportato in codice rosso all’ospedale San Salvatore dell’Aquila con l’elicottero. Le sue condizioni sono gravissime, la prognosi resta riservata. È sedato e intubato. Questa mattina, un’eliambulanza si è alzata in volo per il trasferimento del paziente al “Bambino Gesù” di Roma.

La pioggia di questi giorni, soprattutto nelle aree interne e in quota, ha aiutato gli operatori a tenere sotto controllo la situazione incendi. Tuttavia a preoccupare sia gli operatori che l’opinione pubblica è anche un’altra conseguenza del maltempo, i fulmini appunto. Non solo perché possono causare incendi, ma anche per la possibilità che colpiscano le persone.

Francesco Rossi, dell’Agenzia regionale di Protezione Civile, conferma che per le zone interne e per quella costiera teramana e pescarese si prevedono temporali. Nel caso di precipitazioni con fulmini, Rossi consiglia di evitare le zone pianeggianti, dove l’uomo può essere il bersaglio più alto. In ogni caso, con condizioni meteo avverse o che possono cambiare repentinamente, è meglio evitare escursioni e passeggiate, ma anche la spiaggia.