Covid, Fazii: “Niente picco, casi non diminuiranno, si spera, in autunno, in un nuovo vaccino”

Impennata dei contagi anche in Abruzzo, il Covid fa ancora paura: lo afferma al Tg8 parole il virologo Paolo Fazii aggiunge: <Picco? Credo non ci sarà e i casi non diminuiranno, col timore dell’arrivo della sotto variante indiana>.

Il professore Paolo Fazii, direttore dell’Unità Operativa Complessa di Microbiologia e Virologia della Asl di Pescara, parla di un luglio caldo, caldissimo non solo dal punto di vista meteorologico. Il Covid fa ancora paura se si pensa all’impennata nella nostra regione. A luglio casi aumentati del 400%, in due settimane 40.000 contagiati e purtroppo non mancano le vittime. Notizia sempre confortante quando si parla di guariti: 14.000.

Il picco di luglio sembra essere superato? A questa domanda il virologo Fazii, risponde così :<considerando la trasmissibilità del virus con Omicron 5, la gente che ormai non mette la mascherina al chiuso e gli assembramenti, credo che un vero e proprio picco non ci sarà ma un plateau in lieve ascesa che trascinerà un numero elevato di soggetti in autunno>.

In attesa del vaccino a più ampio spettro in autunno, il virologo invita comunque ad accedere ai vaccini già esistenti e sottolinea che questo è un suo pensiero ma che l’ultima parola spetta agli epidemiologi puri.

I casi scenderanno? <E perché dovrebbero quando come detto, nonostante il caldo nemico del virus i casi sono tanti, si sono allentate le restrizioni, ci sono assembramenti e si viaggia di più? Quanto alla notizia che ha attirato la comunità scientifica cioè che ci sono persone con sintomi compatibili con il Covid ma risultano negativi ai tamponi, per poi diventare positivi solo dopo qualche giorno, il virologo ipotizza che in molti ricorrono a tamponi antigenici o fai da te che sono meno sensibili rispetto ai test molecolari>.

Cosa dobbiamo aspettarci per l’autunno? Il professor Fazii è preoccupato per il possibile arrivo della sotto variante indiana che <certo non tarderà, visto che ci si muove, si viaggia, soprattutto di questi tempi e il rischio di contagiare e contagiarsi, non è remoto>.

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