Covid-19, ad Atri l’ospedale punta alla piena operatività

Covid-19, avviata la riapertura completa di tutti i reparti del San Liberatore di Atri.

Dal 15 marzo, giorno in cui è stato istituito il Covid Hospital, all’ospedale atriano sono state curate 350 persone positive al Coronavirus, quasi tutta la Valfino, parecchi malati del Pescarese e tutti i malati oncologici e di medicina del Mazzini di Teramo. Ad oggi è rimasta una sola paziente, una donna curata con il plasma tra l’altro in via di guarigione. Per questo il Comune di Atri ha chiesto di far uscire il nosocomio dal piano pandemico della Regione.

Piergiorgio Ferretti, sindaco di Atri: «Una sola paziente fa tenere lo stato pandemico regionale attivo. Il che significa uno spreco di spazi, doppio percorso, un’ala riservata. Se Atri viene fatto uscire completamente dall’emergenza riusciremo a breve a recuperare tutti i letti che sono indispensabili soprattutto in chirurgia, perché parecchi interventi programmati erano stati spostati a data da destinarsi».

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Federico Di Luigi: