Dieci condanne e cinque assoluzioni nel processo per terrorismo, in Corte d’Assise a Chieti, scaturito dall’operazione denominata “Aquila nera”
Nel dicembre del 2014 il Ros dei carabinieri aveva eseguito una serie di arresti e aveva disarticolato l’associazione di estrema destra Avanguardia Ordinivista.
La Corte d’Assise di Chieti, presidente Guido Campli, giudice a latere Maurizio Sacco, ha condannato a 11 anni e 8 mesi di reclusione Emanuele Pandolfina Del Vasto; a 9 anni 6 mesi e 20 giorni Franco Grespi; a 8 anni Franco La Valle; a 7 anni e 6 mesi ciascuno Marina Pellati, Luca Infantino, Maria Grazia Callegari e Luigi Di Menno Di Bucchianico; a 5 anni e 4 mesi di reclusione ciascuno Ornella Garoli, Marco Pavan e Valerio Ronchi.
Sono stati anche condannati a risarcire, in separata sede, le parti civili: ossia la Presidenza del Consiglio dei ministri e il ministero dell’Interno.
Assolti perché il fatto non sussiste e per prescrizione Marco Cirronis, Giuseppa Caltagirone, Tiziana Mori, Giovanni Trigona e Luigi Nanni.
Secondo l’accusa, l’associazione preparava attentati ai danni di extracomunitari nel mercatino etnico di Pescara e in un albergo di Montesilvano in cui alloggiavano profughi stranieri, attentati a una linea ferroviaria, a politici privi di scorta, all’estremista di destra Marco Affatigato. Per procurarsi armi ed esplosivo, erano state organizzate due rapine, mai avvenute, con sopralluoghi in due supermercati di Montesilvano.