Coronavirus Abruzzo: Pescara, M5S “Riaprire i bandi per i Buoni Spesa”

Il Movimento 5 Stelle chiede al Comune di Pescara di utilizzare i soldi annunciati per i contributi alimentari e di riaprire immediatamente il bando per i buoni spesa per aiutare le famiglie in difficoltà a causa dell’emergenza coronavirus.

La capogruppo del Movimento 5 Stelle in consiglio comunale a Pescara Erika Alessandrini sollecita l’Amministrazione a riaprire subito il bando per gli aiuti alimentari e raggiungere chi non ha usufruito della prima distribuzione.

La capogruppo Alessandrini, in una nota spiega che “Questa è la richiesta che il Movimento 5 Stelle Pescara rivolge all’Amministrazione Masci, sin dai giorni immediatamente successivi alla chiusura del bando di aprile.

Il Sindaco aveva annunciato nelle scorse settimane come l’amministrazione di centrodestra avesse individuato all’interno dei capitoli di bilancio somme pari a circa 325.000 euro per arrivare, insieme ai 675.000 arrivati dal Governo, alla cifra di 1 milione di euro per soddisfare le richieste dei cittadini pescaresi e chiediamo che quei soldi siano impiegati interamente e immediatamente per la finalità stabilita, cioè gli aiuti alimentari”.

Il vice capogruppo M5S Pescara Paolo Sola ricorda che dopo i 3 giorni di apertura del bando del Comune, per accogliere le richieste, sono stati erogati circa 650-660 mila euro di buoni spesa, a fronte di oltre 3.000 richieste pervenute.

Sola afferma che sono “Dati che ci fanno capire come le esigenze fossero tante e, insieme, ritenere che solo 3 giorni possano non essere bastati per raccogliere tutte le necessità tra l’altro registrando un avanzo rispetto alle somme stanziate dal governo Conte. Residuo che, seppure esiguo, potrebbe, anzi dovrebbe, essere immediatamente riutilizzato per andare incontro alle esigenze di chi magari non ha avuto modo o tempo di presentare la domanda in quei soli 3 giorni”.

La finestra temporale del bando è tra i punti più criticati dai pentastellati perchè è ritenuta troppo breve per considerare soddisfatti tutti i problemi alimentari della città.

I consiglieri Giampiero Lettere e Massimo Di Renzo aggiungono che “Il contributo statale aveva un vincolo di destinazione e, pertanto, il residuo non può seguire altre finalità. E visto che c’è, è doveroso utilizzarlo per dare la possibilità a tutti di accedervi, ampliando la platea a fasce più deboli che non rientravano nei criteri fissati inizialmente.

Non chiediamo un “secondo giro”, come burlescamente ironizzato da qualche consigliere di maggioranza, ma di intercettare tutti i nostri concittadini che, colpiti da questa crisi senza precedenti, si sono ritrovati magari in una situazione di difficoltà per loro nuova.

I soldi, a quanto dichiarato, erano disponibili fino ad 1 milione, quindi la possibilità di aiutare tutti c’è ed è dovere dell’amministrazione farlo.

Se poi il Sindaco ha cambiato idea considerando ora intoccabili le somme comunali prima individuate, volendole destinare ad attività o interventi non ancora identificati, nonostante le necessità legate alla Fase 2 dell’emergenza, lo dica chiaramente alla città.

Ha due possibilità il sindaco: ammettere il dietrofront e la promessa da marinaio o riaprire immediatamente il bando.”

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