Coronavirus Abruzzo: 5 casi accertati, ma regione “fuori cluster”

Il punto della situazione in Abruzzo sulla diffusione del Covid-19. Sono 5 i casi accertati, 3 a Teramo, uno a L’Aquila ed uno a Pescara.

Tuttavia, in base ai parametri stabiliti dall’ultimo decreto governativo, l’Abruzzo è nella terza fascia, ovvero tra quelle regioni che devono adottare semplici misure preventive e dunque fuori dall’emergenza, ma soprattutto “fuori cluster”, vale a dire priva di contagiati non tracciabili. Ai tre casi accertati nel fine settimana (la dottoressa lombarda tornata a L’Aquila per l’esame di abilitazione professionale, lo speleologo di San Giovanni Teatino tornato dalla Lombardia ed ora ricoverato all’ospedale civile di Pescara ed il bancario brianzolo a Roseto con la famiglia per un breve periodo di vacanza ora ricoverato al Mazzini di Teramo), si sono aggiunti ieri quelli della moglie e del figlio del bancario brianzolo, risultati positivi ad un primo test e ricoverati anche loro, anche se si attende la conferma da parte dell’Istituto Superiore della Sanità. Anche per questa ragione la conferenza stampa, convocata per stamane, dalle autorità è stata annullata. La Asl di Teramo ha annunciato un bollettino medico nelle prossime ore. Più discordanti gli esami per l’altra figlia del cosiddetto “paziente 1”, anch’essa ricoverata in via precauzionale. Fronte Pescara, il 48enne speleologo di San Giovanni Teatino, tornato dalla Lombardia dove è stato per lavoro, è risultato positivo al Covid-19 anche nel secondo test. Dopo un periodo di quarantena volontaria è stato necessario il ricovero al Reparto Infettivi dell’ospedale Santo Spirito di Pescara. Risultata negativa al test la moglie. Da L’Aquila,   migliorano le condizioni della dottoressa lombarda in Abruzzo per sostenere gli esami di abilitazione professionale, è invece risultata negativa al test una studentessa aquilana tornata anche lei nei giorni scorsi dal nord Italia con febbre alta e problemi alle vie respiratorie.

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE

Ore 14,30 – Il capogruppo della Lega al Comune di Montesilvano, Corrado Di Battista, visto il momento difficile a causa della psicosi del Coronavirus, ha chiesto la convocazione della commissione Turismo e Commercio per discutere di un possibile piano comunale da adottare per la tutelare delle categorie coinvolte.

Ore 12.00: La Asl di Chieti-Lanciano-Vasto attiva un numero verde per le emergenze

Ore 11.15: Diramato dalla Asl di Teramo il bollettino medico sui 4 pazienti ricoverati all’Ospedale Mazzini:

“I quattro pazienti ricoverati in Malattie Infettive dell’Ospedale di Teramo, tutti dello stesso nucleo familiare proveniente da Brugherio in provincia di Monza, sono in buone condizioni di salute. Non hanno febbre e respirano autonomamente, senza alcuna necessità di ventilazione meccanica. I bambini, di 4 e 8 anni, nel pomeriggio di ieri sono stati visitati anche dal Pediatra che conferma il loro attuale buono stato di salute. Siamo ancora in attesa delle controanalisi inviate all’Istituto Superiore di Sanità per l’eventuale conferma di positività al Covid-19 della moglie e dei figli del paziente contagiato.”

Ore 11.00: Domani il presidente Marco Marsilio in Consiglio Regionale a L’Aquila farà il punto della situazione su quanto è avvenuto e sta avvenendo in Abruzzo

Ore 9.00: Unanime disappunto per la decisione di Alitalia di sopprimere il volo delle 7.00 dall’Aeroporto d’Abruzzo a Milano Linate. Dure proteste dal presidente della Saga Enrico Paolini e dall’assessore regionale Mauro Febbo.

LA SITUAZIONE IN ITALIA (ANSA – ORE 22)

Non si arresta ancora la diffusione del coronavirus in Italia: sale il numero dei malati, ora sono 1.835, e sale il numero delle vittime, 52 in totale, 18 in più nelle ultime 24 ore con il primo morto nelle Marche, un 88enne di Fano. L’ultimo bollettino della Protezione Civile conferma quello che da giorni ripetono gli esperti e che anche oggi ha sottolineato il presidente dell’Iss Silvio Brusaferro: i prossimi giorni saranno fondamentali per capire se le misure adottate sono davvero in grado di fermare il contagio o se, viceversa, ne serviranno di nuove e ancora più stringenti. A leggere i numeri, però, qualche aspetto positivo c’è: i guariti sono arrivati a 149, 66 in più in un solo giorno. E non solo. Se ieri l’incremento dei malati era stato del 50%, oggi si è fermato a ‘solo’ il 16%, con 258 casi in più. Di questi, inoltre, il 50% è asintomatico (o con sintemi lievi) e in isolamento domiciliare, il 40% è ricoverato con sintomi e solo il 10% in terapia intensiva. “Un dato confortante” dice il commissario Angelo Borrelli sottolieando che si tratta di una percentuale che ricalca il dato complessivo: su 1.835 malati, 927 sono in isolamento nella propria casa, 742 ricoverati con sintomi e 166 in terapia intensiva. Dati positivi che non bastano certo a considerare l’emergenza finita, come dimostra la decisione del Piemonte di prolungare la chiusura delle scuole fino all’8 marzo; come dimostrano i primi casi, non ancora “ufficiali”, registrati in Sardegna – un imprenditore cagliaritano di 40 anni che avrebbe contratto il virus dopo aver partecipato ad una fiera a Rimini – in Molise, dove una donna di 60 anni è ricoverata nel reparto malattie infettive di Campobasso e in Trentino, dove è risultata positiva una 83enne di Trento. E come conferma la situazione a Roma, dove i contagi sono saliti a 12 (anche se i numeri ufficiali parlano di 7 persone di cui 3 guariti) e dove le autorità sanitarie del policlinico di Tor Vergata hanno richiamato 98 pazienti per sottoporli ad accertamenti visto che il poliziotto risultato positivo ai test era stato al pronto soccorso a fine febbraio. Ma c’è un altro elemento che dà la misura della portata dell’emergenza: la Difesa, dopo una verifica effettuata in tutta Italia tramite il Comando operativo di vertice interforze, ha messo a disposizione della Protezione Civile un’ottantina di strutture – caserme, ospedali e basi logistiche – per un totale di 6.600 posti letto. L’ex ospedale militare di Baggio, a Milano, aprirà nelle prossime ore, con 50 posti letto, ma già sono pronte strutture dell’Aeronautica a Linate e Piacenza così come la base logistica di Colle Isarco (Bolzano) e quella di Roccaraso (L’Aquila) dell’Esercito, le basi dell’Aeronautica di Taranto, Trapani Birgi e Decimomannu (Cagliari). Al momento non è emersa la necessità di utilizzarli né, ha ripetuto Borrelli, ci sono “criticità per quanto riguarda le terapie intensive”. Ma è necessario essere pronti in caso di quarantena di massa. E l’Italia deve fare i conti anche con l’altro aspetto del coronavirus, il disastro economico che ogni giorno diventa sempre più evidente. L’Ocse parla di una “minaccia all’economia mondiale senza precedenti” e dunque il nostro paese non è solo, ma intanto taglia le stime del Pil prevedendo una crescita zero. Taglia anche Ryanair, il 25% per centro dei voli da e per l’Italia, e taglia Lufthansa, che ha ridotto l’offerta su diverse città italiane, Roma e Milano incluse. Che sia crisi vera lo dicono anche i numeri del cinema: incassi in picchiata nel week end, con solo 2 milioni, -63% rispetto alla settimana scorsa e -75% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. In questo disastro, però, il paese non s’arrende: ha riaperto, seppur con molte cautele, il Duomo di Milano e riapre San Luigi dei Francesi, dopo aver escluso che il sacerdote positivo al coronavirus avesse contagiato altri religiosi. Non riapre invece, ma è come se l’avesse fatto, la Fenice di Venezia: il gruppo d’archi Dafne è andato comunque in scena sul palco, stavolta non per i mille fortunati della platea ma per tutte le migliaia di cittadini che li hanno seguiti in streeming.

 

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