Consiglio Regionale: 1,7 Mln per le Zone Rosse e fondi per l’editoria

Seduta di Consiglio Regionale oggi a L’Aquila con 5 interpellanze e 9 ordini del giorno, ma anche con un provvedimento fuori sacco per lo stanziamento di 1,7 mln di euro alle zone rosse alla luce del dietro front del Governo Centrale.

Prima inserite tra i beneficiari di un pacchetto di 200 milioni di euro, poi tolte all’ultimo momento, le zone rosse abruzzesi che hanno patito l’isolamento totale nella fase topica della pandemia da coronavirus nella nostra Regione, hanno subito la beffa di vedersi escluse dagli aiuti del Governo. Una mancanza che ha irritato non poco l’amministrazione corsa subito ai ripari, per quanto possibile, agendo su due fronti: il reperimento di risorse interne e l’invito al Governo, attraverso i parlamentari abruzzesi, di  trovare un rimedio . Intanto un emendamento immediato di un milione e 700 mila euro, come spiega l’assessore regionale Mauro Febbo:

“Un grave sgarbo istituzionale quello che abbiamo subito da Roma – precisa Febbo – cerchiamo a questo punto di tamponare la situazione mettendo a disposizione dei territori colpiti un primo finanziamento di un milione e 700 mila euro per ricoprire i costi che i comuni hanno dovuto affrontare. Non abbiamo la potenza di fuoco che il Premier Conte ha tanto sbandierato, ma almeno sono fondi certi già nelle nostre disponibilità. In so che i nostri parlamentari sono già al lavoro per trovare una soluzione al problema che si è venuto a creare.”

Intanto tra le interpellanze, di particolare interesse quella presentata dalla consigliera regionale del M5S Sara Marcozzi su procedure e tempi per i tamponi:

“Una situazione divenuta insostenibile – dice la Marcozzi – non tanto per il tempo tecnico dei tamponi che una volta effettuati vengono nel giro di tre giorni al massimo analizzati, ma per il periodo che intercorre tra la richiesta e l’esame e poi per la comunicazione alle persone interessate del risultato. Passano almeno 20 giorni e sono credo un pò troppi perchè in questi giorni le persone vivono con l’ansia e non sanno nemmeno come comportarsi, se stare in totale isolamento sia loro che i loro famigliari. Come risposta mi hanno fornito una scarna tabellina con i dati, ma evidentemente chiedevo altro.”

Ed infine la questione dei fondi per l’editoria, Tv, Giornali, Giornali On Line e Radio, che hanno dato in questo periodo, affrontando anche non pochi rischi, un contributo importante all’informazione generale:

“Si tratta di un riconoscimento all’informazione locale – ci spiega il capogruppo di Fratelli d’Italia in Regione Guerino Testa – con una dotazione di 420 mila euro che saranno divisi in proporzione  rispetto ai vari settori. I criteri saranno stabiliti dalla Giunta Regionale e credo vengano dettati dall’entità degli sforzi profusi e dalle forze messe in campo in un momento così delicato.”

Il collegamento in diretta con il Tg8 delle ore 14.00 :

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Il Consiglio Regionale ha approvato l’emendamento per il contributo straordinario  di 500 mila euro alla Saga. Paolini: “Torneremo presto ai numeri record del 2019”

Grande soddisfazione per il voto favorevole a larghissima maggioranza, al di là degli schieramenti, che il Consiglio Regionale ha dato all’emendamento che prevede 500 mila euro di contributo straordinario alla Saga (società che gestisce l’Aeroporto d’Abruzzo). Contributo, riconosciuto per il periodo di oltre 70 giorni di apertura per emergenza Covid 19.

Quasi 400, tra decolli ed atterraggi di elicotteri di soccorso,emergenza e sicurezza, in servizio da Macerata a Foggia, fino a Roma.

“Ringrazio tutti – ha voluto sottolineare il Presidente della Saga Enrico Paolini – personale in primis, forze dell’ordine tutte, Elisoccorso, Vigili del Fuoco, Capitaneria e quanti, con grande sacrificio e rischio personale, hanno servito insieme a noi l’Abruzzo ed il Paese. Grazie al Presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio ed a tutte le forze politiche regionali in Consiglio, per avere compreso che senza il nostro Aeroporto, l’Abruzzo tornerebbe indietro di trenta anni. Cercheremo con modestia ed impegno massimo – ha concluso Paolini – di tornare presto ai numeri record del 2019. Forza Abruzzo!”.

Presidente Consiglio regionale Sospiri, assessore Febbo e consigliere Testa su approvazione studio compatibilità idraulica sviluppo Porto di Pescara:

Il Presidente del Consiglio Lorenzo Sospiri, l’assessore Mauro Febbo e il consigliere Guerino Testa affermano che “Le opere di sviluppo del Porto di Pescara, ovvero la costruzione della nuova barriera sommersa e il completamento del pennello alla foce di sinistra, sono assolutamente fattibili e immediatamente realizzabili.

Lo ha decretato lo Studio di compatibilità idraulica che è stato approvato dal Dipartimento Infrastrutture della Regione Abruzzo e dall’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino centrale, un nuovo step che di fatto rappresenta la spinta decisiva per l’avvio delle opere previste nel Piano regolatore portuale, due espressioni fondamentali perché certificano la bontà delle opere ideate, progettate e difese per costruire il futuro strutturale del nostro scalo.
Al centro dello studio c’era la proposta del progetto Masterplan per la deviazione del Porto canale di Pescara, primo stralcio, con il completamento, da parte dell’Arap, del pennello della foce e della scogliera di radicamento, intervento che rappresenta un lotto parziale dell’intero Piano Portuale.

Gli interventi previsti, nello specifico, prevedono la sopraelevazione della barriera sommersa con massi naturali e il completamento del pennello di sinistra, già parzialmente realizzato dal Provveditorato Interregionale alle Opere pubbliche.

Lo studio di fattibilità, richiesto dal Genio Civile, ha inteso verificare l’impatto di tali opere sulla capacità di efflusso in mare delle acque nell’ambito di scenari di allagamento e quindi sulla pericolosità idraulica del tratto fluviale che va dal Ponte Ferroviario alla foce.

In altre parole lo Studio di compatibilità ha dovuto verificare come tali interventi previsti nel primo stralcio potrebbero modificare il livello medio del mare in corrispondenza dell’avamporto.

L’esito dell’indagine è stato assolutamente positivo, ovvero pur considerando eventi di natura straordinaria, come nel caso di piene di ritorno che, si stimano, possano verificarsi tra i 50 o i 500 anni, le due opere non influiscono sulla tenuta del porto, né costituirebbero un ostacolo nel cammino di deflusso delle acque del fiume, ancor più se consideriamo che tali infrastrutture sono ancora parziali e andranno completate con gli altri cantieri già previsti nell’ambito del Piano regolatore portuale per definire la deviazione del porto canale.

Il Dipartimento Infrastrutture e Trasporti della Regione Abruzzo ha dunque espresso parere positivo nei confronti dello Studio, validato anche dall’Autorità di Bacino.

A questo punto procediamo verso la cantierizzazione delle due opere, un ulteriore tassello verso la concretizzazione del progetto di sviluppo del Porto di Pescara”.

Il Consiglio regionale ha approvato la legge sulle “Modifiche ed integrazioni alla L.R. 11 agosto 2011, n. 28 (Norme per la riduzione del rischio sismico e modalità di vigilanza e controllo su opere e costruzioni in zone sismiche)”.

Il provvedimento prevede numerose modifiche: in particolare, viene esplicitato l’elenco delle opere per le quali l’attività di vigilanza e controllo per la sicurezza sismica non è in capo al Dipartimento della Giunta Regionale competente ma è svolta dalle competenti amministrazioni statali. In recepimento dell’art. 94-bis del D.P.R. 380/01, si è proceduto ad aggiornare le tipologie di interventi oggetto di autorizzazione sismica ed a equiparare, ove necessario, l’autorizzazione sismica a quella prevista dall’art. 61, comma 1, del D.P.R. 380/2001, al fine di riunire i procedimenti ed ottimizzare l’attività amministrativa.

Sono state indicate poi le modalità di trasmissione delle richieste per il rilascio dell’autorizzazione sismica che deve intendersi esclusivamente per via telematica, al fine di adempiere al necessario processo di dematerializzazione della Pubblica Amministrazione.

Sono state aggiornate le tipologie di interventi oggetto di deposito sismico da sottrarre al regime (più restrittivo) autorizzativo. Inoltre si è demandato, nelle more dell’emanazione delle Linee Guida di cui all’art. 94 bis, comma 2, del D.P.R. 380/01, al Dipartimento della Giunta Regionale competente in materia, su proposta del Tavolo Tecnico di Coordinamento l’adozione di specifiche elencazioni per l’individuazione, dal punto di vista strutturale, degli interventi di “minore rilevanza” e “privi di rilevanza” di cui all’art. 94 bis, comma 1, lettere b) e c), per l’attuazione delle ulteriori semplificazioni previste dalla L. 14/06/2019 n. 55 cosiddetto “Sblocca Cantieri”.

Inoltre è stato stabilito che le disposizione della vecchia legge regionale 28/2011 che si riferiscono alle nuove costruzioni, agli interventi sul patrimonio edilizio esistente, agli ampliamenti e alle sopraelevazioni realizzati in zona sismica, comprese le varianti ai progetti, non si applicano alle costruzioni denominate “trabucchi, travocchi, caliscendi e trabocchi”, i cui titoli abilitativi vengono rilasciati secondo quanto disciplinato dalle leggi regionali 71/2001, 13/2009, 7/2019