Concorso Vigili Urbani a Pescara: la rivolta degli idonei

Confronto stamane all’aperto e a debita distanza con il sindaco Masci per una larga rappresentanza dei 45 idonei al concorso per Vigili Urbani a Pescara.

Non ci stanno ad essere presi per quelli che hanno beneficiato di favori i circa 45 idonei al Concorso da Vigile Urbano al Comune di Pescara. A causa di una raffica di ricorsi su presunte illegittimità il Tar ha sospeso l’esito ed ora si attende la pronuncia del Consiglio di Stato, ma intanto corre voce di una sorta di piano B da parte dell’amministrazione comunale per un nuovo concorso a discapito di chi rivendica con forza il totale rispetto delle regole:

“Ricorsi basati su illazioni al limite della querela per diffamazione – denuncia Andrea Scardapane in rappresentanza di uno specifico Comitato che sta per nascere – abbiamo affrontato 4 durissime prove preparandoci come meglio non potevamo e faremo valere i nostri diritti nelle sedi opportune. Quello che non ci va giù – prosegue Scardapane – è l’atteggiamento ondivago di questa amministrazione comunale che da una parte sembra essere al nostro fianco attraverso le attività del proprio ufficio legale, dall’altra si lascia andare in dichiarazioni a mezzo stampa che ci lasciano un pò perplessi, parlando di nuovi concorsi o ricorso agli stagionali.”

Intanto l’incontro previsto negli uffici del sindaco prima sembrava essere saltato, poi si è comunque svolto davanti Palazzo di Città rispettando le distanze di sicurezza come da Decreto anti Covid-19. Qui il sindaco Masci ha ribadito che il Comune è pienamente certo della regolarità del concorso e che farà di tutto per dare seguito al piano di assunzione, ma bisogna comunque attendere la sentenza del Consiglio di Stato, nel frattempo va comunque assicurato controllo e sicurezza alla città ed è necessario comunque ricorrere a soluzioni temporanee.

Il Servizio del Tg8: