Commercio Chieti: il documento di 9 associazioni

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Commercio Chieti: il documento di 9 associazioni di categoria contro l’insediamento di nuove strutture di distribuzione commerciale in città.

Commercio Chieti: il documento di 9 associazioni di categoria che ribadiscono la loro contrarietà alla nascita di nuove strutture di distribuzione commerciale in città e chiedono all’Amministrazione comunale alcuni interventi strutturali. il documento è stato depositato in municipio ed è  destinato al sindaco Umberto Di Primio, alla giunta e ai consiglieri comunali. Confesercenti, Cna, Confartigianato, Casartigiani, Upa Claai, Cia, Federconsumatori e i consorzi Chieti c’entro e Le vie del commercio hanno illustrato il documento nel corso di una conferenza stampa. Chiedono che l’ amministrazione comunale alzi al massimo la soglia di attenzione sugli iter autorizzativi di costruzione delle tre strutture commerciali e tenga in conto la sostenibilità ambientale, sociale e commerciale della città. Al Comune si chiede anche di avviare un percorso condiviso per la rivisitazione del Piano di Urbanistica commerciale per ridimensionare le aree di espansione della media e grande distribuzione e a dare nuove opportunità al piccolo commercio. Le associazioni sollecitano interventi rapidi su alcuni asset strategici come la riqualificazione delle strutture dei mercati esistenti, sul modello di altre città, per riqualificarne l’offerta e farne un traino per le vie limitrofe, attirando i prodotti abruzzesi, puntando su un mercato di alta qualità a chilometro zero, attraendo clientele anche da fuori città. Altro asset strategico , secondo le 9 associazioni , è il completamento e la messa in funzione del tunnel ipogeo ovvero il collegamento fra il terminal bus e largo Barbella, la pedonalizzazione del centro storico e la previsione di nuovi parcheggi gratuiti. Si chiede infine l’immediata fruibilità degli spazi dell’anfiteatro della Civitella quale volano per rilanciare attività e presenza in centro storico.

 Il direttore di Confesercenti Lido Legnini  ha detto “oggi chiediamo due cose :  una rivisitazione del piano di urbanistica comunale perché sappiamo benissimo che le medie strutture possono insediarsi nelle aree che il Comune ha deciso di dare a questa tipologia commerciale. Questo piano commercio ha più di 15 anni di età per cui riteniamo vada subito avviato un processo di condivisione con le associazioni per riveder tutta la pianificazione urbanista. Seconda cosa  chiediamo interventi strutturali soprattutto in centro storico ma anche in tutta l’area urbana a partire dalla Scalon per risolvere alcune questioni annose come l’accessibilità, quindi la questione del tunnel, dei parcheggi che non si fanno. Il Comune può vigilare sulla procedura: so che soprattutto uno di questi insediamenti che poi è quello nell’occhio del ciclone perché per gli altri si tratta di supermarket in aree urbane, viene fuori da un accordo di programma che prevedeva la cittadella della giustizia. Questa cittadella non si farà più per altre scelte politiche che si sono state successivamente, per cui riteniamo che lì si possa in qualche modo intervenire”.

 

Gigliola Edmondo: