Chieti: l’Ispettorato del Lavoro scopre 16 lavoratori in nero

L’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Pescara e Chieti ha scoperto 16 lavoratori in nero a San Vito Chietino e a San Giovanni Teatino. Elevate sanzioni pari a 40 mila euro e prescrizioni penali per 64 mila euro. Una persona è stata denunciata e 3 attività sospese.

I Carabinieri dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Pescara e Chieti, coordinati dal dottor  Giovanni de Paulis, il 13 aprile scorso, hanno scoperto che in un night club 11 ragazze, tutte straniere, accoglievano i clienti e li intrattenevano ai tavoli facendoli consumare senza essere assunte. Nel rispetto della normativa che impone la sospensione dell’attività quando il numero degli irregolari supera la soglia del 20 per cento della forza lavoro, è stata disposta la temporanea chiusura del locale che ,inoltre, era privo delle necessarie autorizzazioni e licenze per l’esercizio di attività di pubblico intrattenimento e non è iscritto alla Camera di Commercio. Il titolare del night club, che è stato denunciato, non ha neppure ottemperato agli obblighi previsti dalla normativa sulla sicurezza nei confronti delle stesse lavoratrici. Non sono stati prodotti documenti di valutazione dei rischi, nè misure per prevenire incendi e per la tutela dell’incolumità dei lavoratori. Le ragazze non erano state sottoposte a visita medica né formate come prevede la normativa in materia, sui rischi derivanti dalle mansioni svolte.

Sempre nella stessa giornata i Carabinieri del nucleo dell’Ispettorato del Lavoro di Chieti, su tre dipendenti trovati al lavoro in un ristorante di San Vito chietino uno era in nero. Anche in questo caso è stata immediatamente disposta la sospensione dell’attività del ristorante che è ripresa nella mattinata del 16 aprile quando la ditta ha dimostrato di aver regolarizzato l’operaio in questione con un contratto di lavoro e di aver pagato il 25 per cento della somma aggiuntiva dovuta per legge.

I Carabinieri del nucleo ispettivo di Pescara il 18 aprile hanno trovato 4 lavoratori totalmente in nero (il 100 per cento dei presenti), tutti di nazionalità italiana, mentre stavano lavorando in una carrozzeria di San Giovanni Teatino. Per il titolare della carrozzeria è scattata la sospensione dell’attività che è stata revocata il giorno successivo dopo che aveva regolarizzato tutte le posizioni lavorative e pagato 6 mila euro di sanzioni .

In totale, nei tre accessi ispettivi, sono state elevate sanzioni amministrative per un importo complessivo di 40 mila euro; elevate prescrizioni penali per un importo di 64 mila euro; deferita una persona all’autorità giudiziaria e adottati 3 provvedimenti di sospensione dell’attività imprenditoriale.

 

 

 

Gigliola Edmondo: