Case popolari via Lazio Montesilvano: M5S chiede l’intervento del governo

Il vicepresidente del consiglio regionale Domenico Pettinari torna a sollecitare interventi per risolvere i problemi degli alloggi popolari di via Lazio a Montesilvano e scrive una lettera a Draghi e Lamorgese. Sul caso  interrogazione a risposta scritta dei parlamentari del M5S.

Gli  alloggi popolari di via Lazio a Montesilvano sono di proprietà del comune di Pescara ha ricordato il vice presidente del Consiglio regionale Pettinari spiegando che, con due lettere indirizzate al Presidente del Consiglio dei Ministri Mario Draghi e al Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, chiede di intervenire per risolvere quello che viene definito un caso di sicurezza di ordine pubblico. Il caso è stato anche al centro di una interrogazione a risposta scritta dei parlamentari del Movimento 5 Stelle.

Ecco il testo della lettera inviata a Draghi e Lamorgese: Lett Presidente e Min Interno VP Pettinari Sollecito-signed (1)

Il vice presidente Pettinari afferma: “Duole constatare che ad oggi la situazione è solo peggiorata, con gli abusivi che, stando a quanto riferito da chi vive nel palazzo, aumentano, mentre gli abitanti regolari continuano loro malgrado a subire angherie e vessazioni di ogni genere. Anche la situazione degli alloggi di edilizia popolare ubicato in via Tavo a Pescara, meglio nota come Ferro di Cavallo, non è dissimile. Seppure l’edificio di via Lazio sia collocato sul territorio montesilvanese, i 49 alloggi popolari, di cui 29 abitati regolarmente e 15 occupati abusivamente, sono di proprietà del comune di Pescara.

Da oltre un anno la giunta del sindaco della città di Pescara ha annunciato l’avvio dell’iter per il trasferimento dei legittimi assegnatari è l’inizio dello sgombero degli abitanti abusivi, per poi procedere alla vendita o alla abbattimento dello stabile. Da allora nessuna notizia ufficiale è stata più fornita da parte dell’amministrazione pescarese in merito ai tempi di risoluzione della vicenda.

Nel cortile del palazzo che affaccia verso nord si concentra la maggior parte delle discariche abusive composte da mobili, sanitari, scarti edili e decine e decine di sacchi dell’immondizia che, stando a quanto riferiscono i residenti delle case limitrofe, verrebbero addirittura lanciati dalle finestre e dai balconi.

È proprio da una di queste finestre che, durante uno dei miei ultimi sopralluoghi, è stato gettato un secchio d’acqua contro la mia persona, mentre in un’altra occasione sono stati sguinzagliati dei Pitbull mettendo a rischio la mia incolumità e quella di coloro che mi accompagnavano”.