Carcere Teramo: telefonino in cella, nuovo appello del Sappe

La Polizia penitenziaria ha trovato ancora un telefonino in una cella del carcere di Teramo. Oggi la visita del garante dei detenuti Cifaldi e dell’onorevole Sottanelli

Era nascosto all’interno del telaio di una sedia all’interno di una cella della casa circondariale di Castrogno. Il cellulare è stato scoperto ieri durante le operazioni di perquisizione ordinaria svolte dal personale della Polizia penitenziaria.

Nuovo appello del segretario del Sappe di Teramo Giuseppe Pallini il quale afferma che questo ritrovamento testimonia l’efficienza dei poliziotti ma anche la recrudescenza di un fenomeno all’interno delle carceri italiane.

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Oggi intanto nella casa circondariale teramana il partito Radicale ha organizzato una iniziativa che ha visto la presenza del garante regionale dei detenuti Gianmarco Cifaldi, del sindaco di Teramo Gianguido D’Alberto, del parlamentare abruzzese di Azione Giulio Sottanelli e dei rappresentanti sindacali.

Il segretario del Sappe Pallini ha detto che «i problemi da anni sono gli stessi perché, nonostante interrogazioni e proposte di legge, poco o nulla è cambiato. Quello del sovraffollamento fa dell’istituto penitenziario teramano uno dei più pieni d’Abruzzo e d’Italia con i suoi oltre quattrocento reclusi, a fronte di una capacità di circa duecentocinquanta.

Il sindacato del Sappe da tempo denuncia la mancanza cronica di personale, il taser per contrastare i riottosi e l’assegnazione di unità cinofile per contrastare l’introduzione di droghe ma anche la schermatura dell’istituto per i cellulari».