Questa mattina i Carabinieri della Compagnia di Alba Adriatica hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, nei confronti di tre persone per estorsione aggravata.
Gli uomini arrestati sono tutti gravati da precedenti penali; uno di loro è uno detenuto presso la casa Circondariale di Teramo ed è stato già tratto in arresto, lo scorso 16 marzo, a Tortoreto grazie a un’operazione dell’Arma dei Carabinieri.
L’uomo era latitante dal 2022, dopo essere stato condannato dal Tribunale di Venezia a 2 anni e 5 mesi di reclusione per una serie di furti aggravati commessi nel 2018 in ville del Veneto. Il prevenuto, soggetto ritenuto di elevata pericolosità sociale, vanta un lungo e articolato curriculum criminale, costellato di numerosi furti in abitazioni private delle regioni Veneto, Emilia-Romagna e Toscana, spesso consumati anche in presenza dei proprietari, a dimostrazione della sua particolare spregiudicatezza e propensione a delinquere.
I tre arrestati sono ritenuti responsabili, a vario titolo, del reato di estorsione aggravata.
Le indagini, supportate da attività tecniche, hanno permesso di accertare che:
• era stata perpetrata un’estorsione ai danni di un imprenditore locale, dal quale erano stati estorti circa 4.000 euro;
• erano state rivolte minacce di furti e danneggiamenti contro una struttura ricettiva di sua proprietà;
• erano state esercitate pressioni affinché lo stesso imprenditore ospitasse clandestinamente altri sodali comunitari.
L’esecuzione urgente dell’ordinanza si è resa necessaria in quanto, dopo la cattura di uno dei tre, gli odierni indagati avevano sospettato una collaborazione dell’imprenditore con le Forze di Polizia.
Sulla base degli elementi investigativi raccolti, è emerso che i due cittadini italiani, in concorso con altri soggetti di nazionalità albanese tuttora in fase di identificazione, avevano progettato il sequestro e la successiva eliminazione fisica dell’imprenditore.
