Bolognano: al via la rimozione dei rifiuti pericolosi da Piano d’Orta

Parte il cantiere in via Anelli nella frazione di Piano d’Orta a Bolognano per la rimozione dei rifiuti pericolosi. La strada è chiusa da dieci anni.

Si procederà alla rimozione dei rifiuti pericolosi nei pressi dell’ex Montecatini grazie al Comune e soprattutto alla Regione che ha messo a disposizione oltre 110mila euro spiega al Tg8 il capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale Guerino Testa. Ora bisogna stabilire le responsabilità di tali rifiuti evidenzia il sindaco Guido Di Bartolomeo.

Testa e Di Bartolomeo  hanno aggiunto che <Dopo 10 anni mettiamo fine ad un altro oltraggio alla salute a all’ambiente con l’eliminazione di circa 150 tonnellate di rifiuti pericolosi. L’atto illecito resta impunito ma finalmente si restituisce serenità ai residenti della zona. Un’altra importante azione a tutela del territorio da parte della Regione Abruzzo che già nel giugno scorso ha approvato lo schema di convenzione con il Comune di Bolognano per l’assegnazione del contributo di 112.630,00 utili alla realizzazione delle attività di rimozione e smaltimento di rifiuti speciali pericolosi insistenti in una parte dell’area pubblica del sito ex Montecatini – appartenente alla società Moligean S.r.l –  e adiacente ad un’altra di proprietà di privati cittadini, a Piano D’Orta>.

All’incontro con la stampa era presente anche il vice sindaco di Bolognano Adelaide Chiacchia. Il sindaco Di Bartolomeo ha ringraziato l’assessore regionale Nicola Campitelli  per le risorse economiche messe a disposizione per la realizzazione dei lavori.

Il primo cittadino ha che tali finanziamenti <permettono la messa in sicurezza, l’eventuale caratterizzazione e bonifica dell’area già gravata da criticità ambientali legate alla presenza del sito di interesse nazionale Bussi sul Tirino interventi necessari anche per consentire la riapertura della strada interdetta al traffico pedonale e delle auto dal 2019 quando venne rinvenuto l’importante cumulo di rifiuti. Il terreno fu contaminato soprattutto da cadmio, arsenico e nichel e ricordo come, purtroppo, non fu possibile risalire ai responsabili di quell’ulteriore reato ambientale ma come quei materiali abbandonati presentassero colorazioni simili a quelli presenti nel Sin inquinato e fu il riscontro delle analisi analitiche effettuate, a dicembre 2020, a classificarli come ‘rifiuti speciali pericolosi’. Si ebbe anche contezza, grazie ad una ricognizione storica del luogo oggetto dell’indagine – attraverso foto aeree fornite da Google Earth – dell’epoca dell’atto illecito che, presumibilmente, sarebbe avvenuto tra il 2012 e il 2014. L’intero intervento avrà la durata di sette giorni, compreso lo smaltimento che avverrà in una discarica a Brescia”. I responsabili dell’azienda che sta svolgendo le operazioni di rimozione hanno precisato come la quantità sia per il momento solo stimata ed ad ultimazione dei lavori forniremo l’esatta dimensione dei rifiuti eliminati>.

Il capogruppo Testa ha rivolgo pubblicamente un plauso al Sindaco <per non aver mai mollato la presa sulle delicatissime questioni che ancora oggi gravano pesantemente su questo territorio, nonostante gli svariati eventi avversi, sia di natura burocratica ma anche di natura politica e, contestualmente, tengo ad evidenziare l’attività costante che la Regione persegue con adeguate politiche di tutela ambientale per la messa in sicurezza permanente dei siti contaminati. La giornata di oggi è il risultato di un ottimo lavoro di squadra e, finalmente, si procederà al ripristino dello stato dei luoghi a beneficio dell’ambiente e della salute pubblica. Ma più in generale mi preme sottolineare che quando si pone rimedio ai danni causati da reati che mettono a repentaglio la salute e il benessere delle persone, oltreché dell’ambiente, non c’è mai da esultare appieno. I danni procurati restano – lo sanno bene i cittadini di Bolognano – e duole constatare, senza timore di smentita, come il fattore tempo, determinante per attivare procedure ed interventi che risultino il più celeri possibile, sia stato troppo spesso trascurato o ostacolato. Non certo da questo governo regionale e non certo dall’attuale amministrazione comunale>.