Attentato Berlino: é di Sulmona l’italiana dispersa

Attentato Berlino: é di Sulmona l’italiana dispersa. La notizia sta rimbalzando in queste ore sui social, sarebbe di Sulmona Fabrizia Di Lorenzo l’italiana dispersa.

Il suo telefonino é stato trovato sul luogo della tragedia.  L’allarme é scattato oggi quando la giovane non si é presentata sul luogo di lavoro e da un tweet di suo cugino. La madre ed il fratello, contattati nella notte dalla Farnesina, sono già a  Berlino per la comparazione del Dna. il padre di Fabrizia  é un dipendente delle Poste, molto conosciuto nel capoluogo ovidiano ed ha raggiunto i suoi famigliari con un volo da Roma alle 18. La procura di Roma ha aperto un fascicolo per attentato con finalità di terrorismo. Gli accertamenti sono affidati al pm Francesco Scavo, al vaglio del quale c’è già una prima informativa dei carabinieri del Ros. Gli inquirenti stanno cercando di verificare se la donna sia deceduta o rimasta ferita. Fabrizia lavorava da quasi due anni per una ditta di trasporti a Berlino, si era trasferita in Germania nel 2013, prima per svolgere studi legati al progetto Erasmus e poi come impiegata per la Bosch. Laureata a Roma alla Cattolica in Mediazione linguistico-culturale, dopo la triennale aveva conseguito la laurea magistrale in Relazioni internazionali e diplomatiche a Bologna. A lanciare l’allarme è stato prima un post su facebook e poi un tweet del cugino, residente in Abruzzo. Il ministro degli Esteri Alfano ha dichiarato, confermando la notizia circa l’ipotesi di una vittima italiana a Berlino, che é meglio attendere ulteriori informazioni più dettagliate da parte della Magistratura tedesca. Attimi di comprensibile tensione davanti l’abitazione di Fabrizia a Sulmona dove parenti ed amici si sono stretti nel dolore invitando la stampa a stare alla larga, sul posto anche due pattuglie dei carabinieri.

“Abbiamo capito che era finita stanotte all’una e mezza: siamo stati noi a chiamare la Farnesina –  dice affranto il padre di Fabrizia Di Lorenzo, Gaetano, contattato dall’ANSA – Ci siamo mossi coi nostri canali, ma da quanto mi dice mio figlio da Berlino, non dovrebbero esserci più dubbi – afferma trattenendo a stento i singhiozzi Gaetano – E’ lì con mia moglie in attesa del dna, aspettiamo conferme, ma non mi illudo”.