Asse attrezzato, la “cassetta degli attrezzi” di D’Alfonso

 Il deputato Pd Luciano D’Alfonso presenta la sua “cassetta degli attrezzi” per il prolungamento dell’asse attrezzato e afferma che «occorre saper spendere le risorse»

Asse Attrezzato che collega l’area metropolitana Chieti-Pescara a rischio “pedagizzazione” secondo il parlamentare abruzzese Luciano D’Alfonso il quale chiede che sia un commissario a gestire il passaggio della gestione ad Anas e si faccia carico di definire con precisione l’ammontare delle somme da pagare per gli espropri.

Il prolungamento dell’asse attrezzato – opera più volte annunciata – sembra avere qualche criticità. Così l’onorevole D’Alfonso afferma che: «Qualche errore in passato è stato fatto. Il solo istituto don Orione ha diritto ad avere un milione 640 mila euro più interessi correnti con sentenza passata in giudicato».

Un dato che emerge da un dossier di 300 pagine e 26 fascicoli messo a punto da Camillo D’Angelo, presidente del Collegio dei liquidatori, che ha messo nero su bianco tutti i nomi degli aventi diritto ai risarcimenti per gli espropri.

Secondo D’Alfonso i 14 milioni di euro (emendamento di bilancio 2023) per il pagamento degli espropri presentati dal centro destra abruzzese come soluzione al contenzioso che insiste da oltre 40 sull’asse attrezzato sono insufficienti.

Il deputato del Pd conclude:«Auspico che ciò che resterà dei 15 milioni di euro della delibera Cipe del 2016 – destinati al prolungamento di una delle infrastrutture più importanti d’Abruzzo –  diventi un “salvadanaio” per la realizzazione dello svincolo Colle Caprino che ha bisogno di uno stanziamento di almeno 25 milioni di euro».