Aggressione ad un gay in centro a Pescara: è caccia al branco

Un branco formato da sette persone tra cui anche una donna, ma ciò che sconcerta di più l’età media, al di sotto dei 20 anni.

Su questi elementi si concentrano le indagini per l’aggressione subita da un ragazzo gay la  notte tra giovedì e venerdì in pieno centro a Pescara. Era da poco passata la mezzanotte quando il giovane di 25 anni, insieme al suo compagno, stava tranquillamente passeggiando nei pressi della Nave di Cascella, prima di essere avvicinato da un gruppo di almeno sette persone, tra cui una ragazza, che ha cominciato ad insultare pesantemente la coppia ed è poi passata ai fatti. Una brutale aggressione con calci e pugni per la quale la vittima ha riportato una brutta frattura alla mandibola, tanto da costringere i medici dell’ospedale di Pescara ad effettuare un intervento chirurgico per ricostruirla. Stando alle testimonianze raccolte, anche da parte di alcuni passanti che hanno provato inutilmente a fermare la brutale violenza, gli aggressori sarebbero tutti giovani, tra loro anche una ragazza, e con accento spiccatamente pescarese, inoltre uno di loro ha un tatuaggio sul collo a forma di bocca, secondo quanto dichiara la stessa vittima in un’intervista sul quotidiano “Il Centro”. Il giovane non è abruzzese ma ha frequentato l’università “G. d’Annunzio” ed era venuto a Pescara per incontrare il suo compagno che non vedeva da mesi.