Abruzzo: al via la vaccinazione antinfluenzale

Anche in Abruzzo al via la campagna di vaccinazione antinfluenzale importantissima per prevenire complicanze che a volte possono essere letali.

La vaccinazione rappresenta il mezzo più efficace e sicuro per prevenire l’influenza e ridurne le complicanze. Poichè i virus cambiano spesso è necessario, però, ripeterla ogni anno. L’influenza non va assolutamente sottovalutata perchè ogni anno è causa di circa 40 mila decessi prematuri in Europa. Ad esserne colpite sono le persone più fragili: il 90% dei decessi si verifica in persone di età superiore ai 65 anni, soprattutto se affette da altre patologie. L’influenza ha costi sociali elevatissimi e colpisce, in forma più o meno lieve ogni anno, tra il 10 e il 20% della popolazione, determinando numerose assenze dal lavoro e necessità di assistenza e cure farmacologiche. Il vaccino è raccomandato e gratuito per tutti i soggetti che presentano condizioni di rischio o che hanno un’età pari o superiore a 65 anni. A Pescara dove le vaccinazioni inizieranno da domani, il direttore generale della ASL Armando Mancini, il direttore del Servizio Igiene, Epidemiologia e Sanità Pubblica della ASL Carla Granchelli e il direttore dell’ Unità Operativa Complessa Malattie Infettive Giustino Parruti hanno illustrato alla stampa le iniziative aziendali avviate per promuovere la Campagna antinfluenzale, fornito raccomandazioni per la stagione 2017-2018 e le relative misure di igiene e promozione individuali, le modalità di svolgimento della campagna antinfluenzale nella ASL, l’andamento dell’influenza nella ASL di Pescara nella stagione 2016-2017: complicanze e mortalità, quali sono i vaccini disponibili,con relative precauzioni e controindicazioni e gli obiettivi di copertura del programma di vaccinazione. Durante la campagna 2016-2017, nelle strutture della ASL pescarese, sono state somministrate 51340 dosi di vaccino con un incremento di 7178 dosi rispetto all’anno precedente. Il nome della nuova campagna antinfluenzale  è ” L’influenza? battila sul tempo! Vaccinati”.

Al via da domani la campagna di vaccinazione antinfluenzale anche nel territorio della provincia di Chieti. E’ stata completata la distribuzione delle dosi presso i centri vaccinali della Asl (indicati su www.asl2abruzzo.it) e gli ambulatori dei medici di medicina generale e pediatri di libera scelta che potranno vaccinare i propri assistiti compresi nella categorie a rischio indicate dal Ministero della Salute.

In una nota si legge che “Le specialità antinfluenzali disponibili sono quattro: vaccino Trivalente (nome commerciale “Influvac S 10 vials”), destinato ai bambini sopra i sei mesi e fino a tre anni di età; vaccino Tetravalente (nome commerciale “Vaxigrip Tetra”) per soggetti di età pari o superiore a tre anni; vaccino Trivalente, ad antigene di superficie con somministrazione intradermica (nome commerciale “Intanza 15“), per soggetti con età pari o superiore a 60 anni; vaccino antinfluenzale Trivalente ad antigeni di superficie adiuvato MF59 (nome commerciale “Fluad“) per soggetti di età pari o superiore a 64 anni. Salvo necessità di tipo epidemiologico, la campagna si concluderà il prossimo 31 dicembre. Con le 75 mila dosi acquistate, il Servizio epidemiologia igiene e sanità pubblica mira a raggiungere l’obiettivo di copertura del 75% della popolazione interessata e a migliorare sensibilmente il dato dello scorso anno, quando l’asticella si era fermata al 49,8%.La campagna vaccinale è rivolta agli ultra 65enni e alle categorie a rischio: bambini di età superiore ai sei mesi, ragazzi e adulti fino a 65 anni di età affetti da patologie che aumentano il rischio di complicanze da influenza, quali malattie croniche dell’apparato respiratorio, malattie cardiovascolari, diabete, tumori, insufficienza renale, malattie congenite o acquisite che comportino carente produzione di anticorpi, malattie infiammatorie croniche, epatopatie, malattie degli organi emopoietici, patologie per le quali sono programmati importanti interventi chirurgici. È inoltre destinata a soggetti addetti a servizi pubblici di primario interesse collettivo e categorie di lavoratori quali forze di polizia, vigili del fuoco, lavoratori particolarmente esposti per attività svolta e al fine di contenere ricadute negative sulla produttività; donne che all’inizio della stagione epidemica si trovino nel secondo e terzo trimestre di gravidanza; ricoverati presso strutture per lungodegenti; medici e personale sanitario di assistenza; familiari di soggetti ad alto rischio; personale che, per motivi di lavoro, è a contatto con animali che potrebbero costituire fonte di infezione da virus influenzali non umani, quali allevatori, addetti al trasporto di animali vivi, veterinari pubblici e libero-professionisti. E’ importante, comunque, adottare anche misure di igiene e protezione individuale, poiché, com’è noto, la trasmissione del virus dell’influenza si può verificare per via aerea attraverso le gocce di saliva di chi tossisce o starnutisce, ma anche attraverso il contatto con mani contaminate dalle secrezioni respiratorie. Per questo, una buona igiene può giocare un ruolo importante nel limitare la diffusione dell’influenza. Queste le raccomandazioni: lavarsi le mani, coprire bocca e naso quando si starnutisce o tossisce, evitando di abbandonare i fazzoletti in giro, uso delle mascherine da parte delle persone influenzate quando si trovano in ambienti sanitari, isolamento volontario a casa delle persone con malattie respiratorie febbrili specie in fase iniziale”.

A San Giovanni Teatino il sindaco Luciano Marinucci ha incontrato la responsabile dei Centri vaccinali della ASL 2 Lanciano Vasto Chieti Ada Mammarella per chiedere di  programmare interventi di potenziamento e miglioramento strutturale dell’ambulatorio di via Cavour e dei servizi che eroga. Il primo cittadino, raccogliendo le segnalazioni e le richieste dei genitori, ma anche dai cittadini ultra 65enni interessati dalla campagna antinfluenzale, ha incontrato, lunedì 6 novembre, la dottoressa Mammarella. In concomitanza con l’avvio della campagna di vaccinazione antinfluenzale, il Sindaco Marinucci ha reiterato la richiesta di importanti ed efficaci interventi di potenziamento e miglioramento della sede di via Cavour.

In una nota Marinucci dichiara che “Come Sindaco, ma anche come genitore, ho sentito la necessità di attivarmi immediatamente con la ASL di Chieti per cercare di migliorare il servizio per le vaccinazioni, anche a fronte delle lamentele che mi sono pervenute da alcuni concittadini. Non solo, infatti, è indispensabile  superare delle lacune strutturali che gravano sul territorio, ma anche mettere tutti i genitori in condizione di serenità in un momento così delicato come quello in cui si vaccinano i propri figli, specie in un periodo storico in cui la sovrabbondanza di informazioni a riguardo genera timori e paure e il rischio di cadere, persino, in alcune storture scientifiche. Il servizio vaccinazioni ha avuto finora delle carenze evidenti, dovute soprattutto alla ubicazione della sede e a talune lacune della struttura che ospita l’ambulatorio vaccinale, ed è, quindi, prioritario, oggi più che mai, individuare una soluzione alternativa che possa consentire di superare questo deficit. Da parte mia ci sarà il massimo impegno per cercare, insieme agli organi preposti, di garantire un servizio che sia, finalmente, efficace ed efficiente e, soprattutto, il più possibile vicino ai cittadini”.

Come indica anche il Ministero della Salute  da metà ottobre a fine dicembre è il periodo più indicato per effettuare la vaccinazione antinfluenzale, per la situazione climatica del nostro Paese e per l’andamento temporale mostrato dalle epidemie influenzali. La vaccinazione rappresenta un mezzo efficace e sicuro per prevenire la malattia e le sue complicanze. L’avvio della campagna non è uniforme sul territorio nazionale e dipende, in genere, dal momento in cui il vaccino viene reso disponibile alle singole Asl. Anche le modalità di distribuzione e somministrazione dei vaccini possono essere diverse e coinvolgono una pluralità di attori (Servizi di vaccinazione dei Dipartimenti di Prevenzione delle ASL, Medici di Medicina Generale, Pediatri di libera scelta). Come affermato nella Circolare ministeriale 31 luglio 2017 “Prevenzione e controllo dell’influenza- raccomandazioni per la stagione 2017-2018”, obiettivi della campagna vaccinale stagionale sono:

la riduzione del rischio individuale di malattia, ospedalizzazione e morte

la riduzione dei costi sociali connessi con morbosità e mortalità.

Per la stagione 2017-2018 la composizione vaccinale è la seguente:

A/Michigan/45/2015 (H1N1) – nuova variante

A/Hong Kong/4801/2014 (H3N2) – presente anche nel vaccino 2016/2017

B/Brisbane/60/2008 (lineaggio B/Victoria) – presente anche nel vaccino 2016/2017.

La campagna è rivolta principalmente ai soggetti di età pari o superiore a 65 anni, alle persone di tutte le età con alcune patologie di base che aumentano il rischio di complicanze in corso di influenza, alle persone non a rischio che svolgono attività di particolare valenza sociale. La vaccinazione è offerta in modo gratuito alle persone che rientrano nelle categorie a rischio.

Categorie a rischio:

  1. Soggetti di età pari o superiore a 65 anni
  2. Bambini di età superiore ai 6 mesi, ragazzi e adulti fino a 65 anni affetti da malattie che aumentano il rischio di complicanze da influenza:
  • malattie croniche a carico dell’apparato respiratorio (inclusa l’asma, la displasia broncopolmonare, la fibrosi cistica e la broncopatia cronico ostruttiva (BPCO)
  • malattie dell’apparato cardio-circolatorio, comprese le cardiopatie congenite e acquisite
  • diabete mellito e altre malattie metaboliche (inclusi gli obesi con BMI >30)
  • insufficienza renale/surrenale cronica
  • malattie degli organi emopoietici ed emoglobinopatie
  • tumori
  • malattie congenite o acquisite che comportino carente produzione di anticorpi, immunosoppressione indotta da farmaci o da HIV
  • malattie infiammatorie croniche e sindromi da malassorbimento intestinale
  • patologie per le quali sono programmati importanti interventi chirurgici
  • patologie associate a un aumentato rischio di aspirazione delle secrezioni respiratorie (ad es. malattie neuromuscolari)
  • epatopatie croniche
  1. Bambini e adolescenti in trattamento a lungo termine con acido acetilsalicilico, a rischio di Sindrome di Reye in caso di infezione influenzale
  2. Donne che all’inizio della stagione epidemica si trovino nel secondo e terzo trimestre di gravidanza

Secondo diversi studi le donne nel terzo trimestre di gravidanza o nelle prime fasi del puerperio sono maggiormente a rischio di serie complicazioni in seguito all’influenza, anche in assenza di condizioni mediche predisponenti; i vaccini antinfluenzali sono a base di virus uccisi o di subunità e non comportano quindi, in nessuna fase della gravidanza, i rischi connessi all’impiego di vaccini a base di virus viventi attenuati.
Per quanto riguarda le donne che saranno nel secondo e terzo trimestre di gravidanza durante la stagione epidemica, è opportuno che vengano vaccinate contro l’influenza per l’aumentato rischio di complicanze gravi e di decesso correlati alla malattia.
La vaccinazione, con vaccino inattivato, può essere effettuata in qualsiasi trimestre della gravidanza, in quanto sembra non associata ad effetti avversi nel prodotto del concepimento. Tuttavia, si ritiene opportuno sottolineare che nel corso del primo trimestre di gravidanza l’effettuazione della vaccinazione antinfluenzale deve essere subordinata ad una accurata valutazione del rapporto rischio/beneficio da parte del medico curante, dal momento che la letteratura scientifica riguardante gli effetti della vaccinazione eseguita in questa fase della gravidanza è scarsa e non esaustiva.

  1. Individui di qualunque età ricoverati presso strutture per lungodegenti

Essi risultano particolarmente fragili nei periodi di maggiore circolazione dei virus influenzali, in quanto risultano generalmente portatori di condizioni individuali o di specifiche patologie che predispongono alle complicanze e rendono particolarmente severo il decorso della malattia influenzale. Inoltre la vita in comunità rende molto facile il contagio interumano ogni volta che il virus entra nella comunità stessa.

  1. Medici e personale sanitario di assistenza

Le motivazioni per le quali è importante l’immunizzazione del personale santiario che opera nelle strutture ospedaliere per acuti, nelle comunità per lungodegenti, nelle strutture territoriali e a livello di popolazione (medici e pediatri di famiglia) sono diverse:

  • il rischio personale di contrarre l’influenza essendo a continuo contatto con soggetti ammalati di forme respiratorie e di influenza specie nei periodi di diffusione epidemica dei virus
  • l’assenteismo dal lavoro per influenza proprio nel periodo in cui vi è maggiore richiesta di assistenza da parte della popolazione
  • il rischio di diventare trasmettitore di infezione da virus influenzali nella comunità dove esercitano la loro attività lavorativa (ospedale, strutture per lungodegenti etc.), comunità che richiedono invece il massimo di tutela Esiste un’ampia letteratura che documenta l’utilità della vaccinazione del personale sanitario.
  1. Familiari e contatti di soggetti ad alto rischio

Tale categoria di soggetti diventa un importante elemento per ridurre il rischio di trasmissione, soprattutto quando i soggetti ad alto rischio non possono essere vaccinati a causa dell’esistenza di vere controindicazioni alla vaccinazione.

  1. Soggetti addetti a servizi pubblici di primario interesse collettivo e categorie di lavoratori

La vaccinazione è offerta gratuitamente alle forze di polizia e ai vigili del fuoco, considerato il ruolo essenziale svolto nell’ambito della sicurezza ed emergenza.
Altre categorie socialmente utili potrebbero avvantaggiarsi della vaccinazione per specifici motivi o, comunque, per motivi vincolati allo svolgimento della loro attività lavorativa; a tale riguardo, è facoltà delle Regioni/PP.AA. definire i principi e le modalità dell’offerta a tali categorie.
Infine, è pratica internazionalmente diffusa l’offerta attiva e gratuita della vaccinazione antinfluenzale da parte dei datori di lavoro ai lavoratori particolarmente esposti per attività svolta e al fine di contenere ricadute negative sulla produttività.

  1. Personale che, per motivi di lavoro, è a contatto con animali che potrebbero costituire fonte di infezione da virus influenzali non umani

Ai lavoratori a contatto con specie animali, che sono serbatoi naturali dei virus influenzali o che si ammalano a causa di questi, va raccomandata e offerta attivamente la vaccinazione antinfluenzale. Oltre a coloro che sono coinvolti nell’allevamento, la categoria comprende operatori che svolgono importanti funzioni di vigilanza e controllo sulla salute animale, che si sono rivelate le armi più efficaci nel contrastare l’introduzione e la diffusione di virus influenzali altamente patogeni e potenzialmente pandemici.
La vaccinazione antinfluenzale, inoltre, è importante anche per evitare coinfezioni in questi soggetti tra virus influenzali umani e virus influenzali patogeni per specie animali, che potrebbero dar luogo ad una ricombinazione virale, che potrebbe dare origine ad un nuovo virus influenzale altamente patogeno, trasmissibile da uomo a uomo. Per tale ragione, la vaccinazione antinfluenzale è raccomandata a:

  • allevatori
  • addetti all’attività di allevamento
  • addetti al trasporto di animali vivi
  • macellatori e vaccinatori
  • veterinari pubblici e libero-professionisti.

 

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