A Paolo Cavallone il riconoscimento di ‘Ambasciatore abruzzese nel mondo’

Al maestro Paolo Cavallone conferito dalla Regione Abruzzo il titolo di “Ambasciatore abruzzese nel mondo”,  un riconoscimento fortemente voluto dal capogruppo di Fratelli d’Italia Guerino Testa.

Paolo Cavallone ha 47 anni e  vive in Francia ma ha vissuto la sua adolescenza a Sulmona eh ha compiuto gli studi musicali al Conservatorio dell’Aquila dove nel 1999 si è diplomato in sia Strumentazione per Banda che in Pianoforte e nel 2001 in Composizione , per poi perfezionarsi, dal 2002 al 2004, all’Accademia Chigiana di Siena e all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia a Roma.

Contestualmente, nel 2001, si è laureato in Lettere all’Università degli Studi dell’Aquila e, nel 2009, ha conseguito un dottorato alla State University of New York. È stato invitato come Visiting Professor in Composizione alla Victoria University di Wellington (Nuova Zelanda) ed è stato collaboratore di ricerca alla State University of New York . Ha tenuto conferenze sulla sua musica alla Manhattan School of Music , University of Pittsburgh, McMaster University di Hamilton (Canada), Conservatorio di Santa Cecilia a Roma, ed in altri istituti. Attualmente è professore di Composizione al Conservatorio “Steffani” di Castelfranco Veneto.

<Con la sua arte porta alto il nome della nostra regione sui prestigiosi palcoscenici internazionali> ha detto il consigliere Guerino Testa durante la cerimonia  di consegna del riconoscimento al maestro Paolo Cavallone il quale ha affermato di essere <Onorato. L’Abruzzo è dentro le mie opere. Il Premio che ricevo oggi dalla Regione Abruzzo mi onora e mi tocca profondamente. Sono sempre stato descritto come un cittadino del mondo ma ho il cuore in Abruzzo: le mie origini, i paesaggi forti di questa regione, i ruderi medievali sparsi sui monti o le varie riconfigurazioni architettoniche di un monumento, come la chiesa dall’Annunziata a Sulmona, rappresentano una radice di sicuro riferimento per la mia vita e la mia arte. Nell’attività di compositore e di poeta la mia estetica è caratterizzata dalla possibilità di inquadrare da diverse prospettive un oggetto sonoro ed interiore, in modo da poter coglierne i tanti significati. Il viaggio è diventato necessariamente protagonista della mia esperienza: sia il viaggio nei paesaggi reali del mondo, sia quello della creatività liberata.

È la società stessa che richiede un confronto con la sua molteplicità e un’apertura alle nuove possibilità ed ai nuovi colori che essa ci offre. Ci si trova di fronte ad una molteplicità di mondi sonori, in un nuovo riconfigurarsi dei confini abituali. Allo stesso tempo questa ricchezza tende anche a sradicare l’individuo dall’essenza del suo essere, perché fondata sulla cristallizzazione di consuetudini del passato. Ed ecco che il mio Abruzzo ha giocato e gioca un ruolo cruciale nella realizzazione delle mie opere. Da qui la mia felicità nel ricevere apprezzamento proprio dalla mia terra>.

Tra i suoi numerosi lavori ci sono brani di assoluto rilievo come “Metamorfosi d’amore”, “Porte” – entrambi per orchestra – il concerto per flauto “Hóros”, “Identificazione di un ritratto” per jazz band e la sonata per pianoforte “Confini”.

Il noto musicologo Renzo Cresti lo ha definito: <uno degli artisti – usiamo volutamente questo termine al posto di compositori – che riesce a dimostrare la propria idea di forma musicale e poetica, attraverso un talento naturale che si sposa con l’altrettanto innata tendenza all’approfondimento, a un viaggio musicale ed esistenziale che non sia solo panoramico ma che nell’andare modifica il proprio essere (sonoro)>.

Il consigliere Guerino Testa ha evidenziato che <Il maestro Cavallone è un indiscusso orgoglio abruzzese e italiano, compositore, pianista e poeta sulmonese molto celebre a livello internazionale che con la sua arte porta a livelli elevati il nome della nostra regione su qualunque palcoscenico si esibisca. Era doveroso riceverlo in casa Abruzzo per congratularci di persona dei suoi grandi successi ed assegnare il meritato riconoscimento>.

 

 

Gigliola Edmondo: