8 marzo a Pescara: iniziative tra cinema teatro e musica

A Pescara la giornata dell’8 marzo sarà all’insegna di iniziative dedicate alle donne tra cinema, teatro e musica.

Gli eventi, patrocinati dall’Amministrazione comunale di Pescara, al via dalla giornata di domani fino al 10 marzo prossimo. L’assessore alla Cultura Giovanni Di Iacovo, Cam Lecce, de” il Deposito dei Segni” che promuove la tre giorni “Medea’s Room”, Andrea Fabrizii di Arci per “A Futura Memoria” con il concerto di Angela Baraldi, Daniela Musini interprete del monologo teatrale “Maria Callas la Divina”, Chiara Manni, presidente dell’Associazione A.C.M.A. (Associazione Cinematografica Multimediale Abruzzese) per la rassegna cinematografica “Docudì” che presenta il film “Looking for flowers in Islamabad”. L’Assessorato alle Pari Opportunità e la Commissione Pari Opportunità comunale promuovono, inoltre, un convegno, in programma giovedì 8 marzo nella sala consiliare del municipio a partire dalle ore 18.30, dedicato alla violenza sulle donne nei luoghi di lavoro.

L’assessore Di Iacovo, durante la conferenza stampa odierna, ha detto: “Abbiamo messo insieme un programma capace di scardinare la nomea che accompagna l’8 marzo come giornata dai traguardi lontani in un momento in cui la cronaca offre atti di violenza di genere efferati, nonostante l’impegno di chi combatte le battaglie di stato ogni giorno. Abbiamo messo insieme diversi linguaggi culturali: dal cinema alla lirica e alla letteratura, diversi aspetti che convergono per portare in campo culturale il valore della donna e la storia e il talento di varie donne. A partire da domani saranno giornate di approfondimento e un viaggio nella dimensione femminile che sarà bello e che tutti vogliamo diffuso nella vita culturale della città. Le persone con cui facciamo questo cammino rappresentano mondi culturali diversi, ma per la prima volta sono seduti intorno a un tavolo perché il nostro compito è creare fronte sulle cose belle da proporre alla città”.

Cam Lecce del Deposito dei Segni, presentando “Medea’s Room”, in programma da martedì 6 marzo presso l’ Università d’Annunzio e al Matta ha spiegati : “Il nostro progetto ha un versante che unisce le scienze umane e l’ambito artistico. Iniziamo domani con due appuntamenti importanti: Nell’aula Federico Caffè della d’Annunzio al mattino con la presentazione del libro sulla violenza contro la donna nella storia e la proiezione del documentario Parla con lui, sul punto di vista al maschile, perché se l‘8 marzo è ricordato come momento di acquisizione di diritti è anche funestato dagli effetti di tante barriere invisibili. Per la prima volta il libro fa un lavoro in tale senso. Ne discuteremo con ospiti. Nel pomeriggio ci sposteremo al Matta per parlare della quotidianità della donna e la prossimità della violenza, con contributi al femminile importanti. Il 7 marzo ci sarà Medea’s Room, che ripropone un’antica drammaturgia con il rito di Medea. Tutto questo si lega perché è giunto un momento in cui la cultura deve offrire una possibilità importante di riflessione sul patriarcato e sulla violenza, per iniziare una rivoluzione equanime sul cambiamento”.

Daniela Musini porta in scena , dopo un tour internazionale, “Maria Callas la Divina”, il 10 marzo, alle ore 21, all’ Auditorium Flaiano. Il testo è stato scritto scritto ed è interpretato dall’attrice, scrittrice e pianista Daniela Musini, con la regia di Federica Vicino.

La Musini afferma “Porto in scena nella mia Pescara un monologo divenuto ormai un grande successo è stato accolto benissimo ovunque, vincitore di innumerevoli e prestigiosi riconoscimenti letterari tra cui il Fiorino d’oro, primo Premio assoluto alla XXXIV edizione del Premio Firenze, segnalato dalla rubrica culturale Cartellone del TG5 come uno dei monologhi teatrali più interessanti ed appassionanti presenti sulla scena teatrale. Questo monologo è dedicato alla Divina Callas, in cui ho cercato di raccontare la sua anima ferita e dolente, intensa e drammatica. La passione totalizzante e devastante vissuta con Aristotele Onassis, il dolore straziante per la perdita del figlio Omero, il rimpianto per una carriera leggendaria e la malinconica solitudine degli ultimi anni costituiranno un vero e proprio percorso dell’anima, punteggiato da foto e video d’epoca e dalla sua incomparabile voce. Ci sarà una sorta di destrutturazione fra la divina e la donna, con le sue ferite, perché oltre le gioie accecanti, i riconoscimenti, la fama, è stata una donna che ha sofferto molto e subìto una violenza psicologica, in primis da sua made e poi il suo amore per Onassis che l’aveva amata ma mai apprezzata appieno, usandola per avere un focus su di lui a carattere internazionale e umano. Interpreto confidando la mia anima a una ipotetica giornalista, il 16 settembre, giorno simbolico in cui a Parigi è scomparsa. Lei appare sfolgorante, ma nel corso del monologo è la donna dall’anima veemente e tragica, ironica e appassionata a venire fuori insieme alla sua malinconia struggente”.

Sulla violenza sulle donne nei luoghi di lavoro si concentrerà l’attenzione nel corso dell’iniziativa in programma a partire dalle 18.30 dell’8 marzo nella sala Consiliare di palazzo di Città.   Le CPO comunale, regionale e provinciale organizzano un convegno per fare il punto sulla situazione territoriale, patrocinato dall’assessorato alle Pari Opportunità comunale e a cura della Cpo dell’Ente presieduta dalla consigliera Tiziana Di Giampietro. Ai saluti istituzionali del Sindaco, del Presidente del Consiglio Comunale e di quello del Tribunale, la presentazione del convegno a cura della Preisdente della Cpo del Comune e degli assessori alle Pari Opportunità di Comune e Regione Antonella Allegrino e Marinella Sclocco; seguiranno gli interventi dell’avvocato Valerio Speziale, Ordinario di Diritto del Lavoro presso il Dipartimento di Scienze Giuridiche e Sociali dell’Università D’Annunzio di Chieti; del questore Francesco Misiti, della segretaria Cgil Pescara Alessandra Di Simone, dell’avvocato Monica Fragassi, con le conclusioni della consigliera regionale di Parità Alessandra Genco e delle Cpo operanti nel pubblico.

Per quanto riguarda “A Futura Memoria” con Angela Baraldi, l’appuntamento è per l’8 marzo alle ore 21,30 presso Arci Bizarre di via N.Sauro 9.

Andrea Fabrizii spiega “Continuano i temi di A Futura Memoria, che avrà un momento al femminile l’8 marzo con musica e cine. Presenteremo il film Tutto parla di te di Alina Marazzi, regista documentarista all’inizio degli anni 2000 con Charlotte Rempling, un rapporto di complicità e contrasto fra le due protagoniste. Seguirà poi un dibattito e Angela Baraldi, una donna dall’essenza rock che canta col sangue senza mai perdere nulla della femminilità che la contraddistingue. Sarà live l’8 Marzo al Bizarre Club di Pescara, in duo con Federico Fantuz a presentarci il suo ultimo album “Tornano Sempre” prodotto da Giorgio Canali. Tornano sempre è frutto di improvvisazioni a microfono aperto, Angela con la Telecaster in mano o seduta dietro il piano elettrico, Stewie a stendere tappeti di chitarre o tastiere, Giorgio a storcere le dita sulla Les Paul, Vittoria a tenere insieme tutto con un groove rotondissimo e rotolante. Ne esce un’improvvisazione lunghissima, decadente e morbosa, alla Lou Reed, a cui segue la stesura dei testi e l’individuazione dei dieci brani che comporranno il disco”.

Chiara Manni illustrando “Looking for flowers in Islamabad”, che si terrà l’8 marzo alle 17.30, al Museo ” Vittoria Colonna” .dice che Acma “Continua con la proiezione di “Looking for Flowers In Islamabad” di Nicola Lucini la nostra rassegna Docudì . Saranno presenti anche Nicola Lucini, regista del documentario, Simona Seravesi, antropologa e Antonella Bertolotti, psichiatra e fondatrice della ONLUS Intermed, che hanno contribuito alla redazione del corto. Abbiamo deciso di proiettare il documentario, fiori che rappresentano 4 diverse donne pachistane che il regista incontra e con cui nasce un percorso narrativo, perché si occupano in prima persona di diritti civili e condizioni della donna in Pakistan. La loro storia emerge attraverso i racconti, per aiutare la scolarizzazione delle donne o la lotta contro un tipo di tradizione pachistana che impedisce liberi matrimoni, proponendo unioni di ragazzine date in spose per scambio compensativo da genitori che si trovano in posizioni di soccombenza. Ne parleremo con il regista e le donne che lo hanno accompagnato in questa impresa”.