8 Marzo, a Pescara in 300 allo sciopero delle donne

 In 300 a Pescara allo sciopero delle donne , organizzato in occasione dell’8 Marzo, per dire no alla violenza di genere.

La giornata internazionale delle donne ha fatto registrare a Pescara, in occasione dell’8 Marzo, la presenza di oltre 300 persone alla manifestazione promossa per dire no alla violenza di genere. Le donne che finiscono troppo spesso in prima pagina sulle cronache nazionali ed internazionali perchè vittime di soprusi e prevaricazioni e che vengono uccise da uomini che avrebbero dovuto amarle e proteggerle. A Pescara, come in moltissime altre città d’Italia e del mondo, il centro anti violenza Ananke e l’UDI”, hanno aderito alla giornata di lotta. Molte donne hanno incrociato le braccia e  sono scese nelle strade per protestare contro la guerra che subiscono ogni giorno, contro la violenza di genere in tutte le sue forme, fisica, psicologica, culturale, economica.#LottoMarzo, uno  sciopero globale delle donne voluto dalla rete tessuta da Non Una Di Meno, che ha invitato le donne ad astenersi dalle attività lavorative sia fuori casa che nelle case, facendo valere e rendendo visibile la propria forza. Lo sciopero generale dal lavoro è stato indetto dai sindacati di base per 24 ore e dalla Flc-Cgil, per otto ore. Anche a Pescara, a partire dalla manifestazione del 26 novembre a Roma, si è costituita la rete Non Una Di Meno, per iniziativa del Centro antiviolenza Ananke e dell’Udi e che ha promosso, insieme a singole donne, associazioni femminili e femministe, collettivi studenteschi e organizzazioni sindacali la manifestazione dell’8 marzo. In 300 si sono ritrovate in Piazza della Repubblica a Pescara , ex stazione, con un corteo-street parade. In molte erano vestite di nero e fucsia,con fischietti e pentole, padelle e cucchiai per fare rumore per le vie del centro e far sentire la propria voce al grido di ” noi l’8 marzo non lo festeggiamo, noi scioperiamo”.

In  molte hanno evidenziato che il grido lanciato da Pescara e dal mondo” dovrà essere ascoltato da chi ha potere decisionale affinchè attui politiche realmente paritarie tra i sessi, Se in alcuni settori, infatti,  sono stati fatti passi enormi in avanti e le donne sono riuscite ad essere presenti anche in luoghi  che per secoli sono stati a solo appannaggio degli uomini, in altri, invece,  i diritti ,acquisiti dopo tante lotte, sembrano essere svaniti. Non vogliamo essere gamberi ma guardare avanti e difendere le vite di donne in pericolo, in un mondo malato che le uccide e le sottopone a violenze fisiche e psicologiche”.

E sempre ieri a Pescara, mentre le donne sfilavano lungo le vie cittadine in una nota boutique di corso Umberto il maestro cioccolatiere Alberto Farinelli ha realizzato il famosissimo bacio, simbolo degli innamorati e dono gradito dalle donne, ed altre dolcezze  in omaggio al gentil sesso. Una iniziativa molto apprezzata dalle numerose persone che hanno avuto modo di assaggiare le creazioni dell’artista del cioccolato.

A Montesilvano, invece, è stata inaugurata “Una Stanza Tutta Per Sè”, iniziativa, che prende ispirazione dal titolo del romanzo di Virginia Woolf, dedicata all’ascolto delle donne che hanno deciso di denunciare la violenza subita. Il progetto , voluto dal Soroptimist Club di Pescara e dal Comando Provinciale dei Carabinieri, ha consentito la realizzazione, una stanza di ascolto, presso la caserma dei carabinieri di Montesilvano in cui sono stati scelti con cura, su suggerimento di esperti, i colori, i mobili e i complementi di arredo per ottenere un ambiente sobrio ma accogliente e riservato.

Il servizio del Tg8:

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Gigliola Edmondo: