Sottoservizi, Di Benedetto: “Nessun rischio rallentamenti”

Quello dei sottoservizi è il più grande appalto pubblico della ricostruzione post-sisma che da solo assorbe circa 80 milioni di euro.

Una somma ingente per realizzare 13 chilometri di “tunnel intelligente”, un’opera forse unica in Italia nella sua tipologia (mai realizzata infatti all’interno di un centro storico) che ridisegna e ricostruisce l’intera rete dei sottoservizi, la cui stazione appaltante è la Gran Sasso acqua spa.

Tra i quali rientrano le reti di distribuzione idrica, le fognature, la rete Enel per l’illuminazione pubblica e privata, la rete telefonica e quella a fibra ottica. La“galleria intelligente” a dimensioni di uomo, si sta realizzando al di sotto di tutto il corso principale del centro storico. Succede, così, che negli scavi tecnici e operai incontrino spesso parti di città che risalgono alla sua storia più antica ma anche recente, o semplicemente resti di città pubblica sui quali deve intervenire la Soprintendenza. Circostanza che rischia di creare dei rallentamenti, e far slittare il cronoprogramma dei lavori. Rallentamenti smentiti dal presidente della Gran Sasso Acqua, Americo Di Benedetto.

Intanto è stato attivato un tavolo permanente (nella cui cabina di regia rientrano anche le associazioni di categoria), per agevolare il ritorno delle attività commerciali nel centro storico e il rientro a casa dei cittadini.

Il servizio del Tg8: