Dai denti le risposte sul cadavere del Tronto

Potrebbe arrivare dai denti la risposta sull’identità del cadavere rinvenuto sul greto del fiume Tronto, a Controguerra (Teramo). L’accertamento autoptico odontologico sarà eseguito per la prima volta in Abruzzo.

E’ ancora un corpo senza nome quello dell’uomo dell’apparente età di 50 anni trovato senza vita il 26 dicembre nei pressi della sponda del fiume Tronto, nel territorio comunale di Controguerra. Gli investigatori sperano che l’autopsia orale possa fornire elementi utili all’identificazione. L’odontologia forense è una specialità di medicina legale piuttosto recente, basata sullo studio dei denti e sulle eventuali cure subite dalla persona quando era in vita. L’accertamento odontologico è già stato utile in diversi casi che si presentavano particolarmente complessi. Le indagini sono coordinate dal sostituto procuratore Greta Aloisi, l’indicazione a servirsi di questa peculiare medotodolgia è della dottoressa Gina Quaglione, l’anatomopatologa che ha svolto l’autopsia e che è ancora impegnata nell’analisi dei campioni biologici prelevati per individuare le cause del decesso. L’esame autoptico orale verrà eseguito il 3 gennaio 2018, all’obitorio dell’ospedale di Teramo, dagli odontoiatri forensi Mario Torreggianti, teramano, ed Emilio Nuzzolese, barese, docente all’Università di Torino, già consulente della difesa di Raniero Busco, il fidanzato di Simonetta Cesaroni, uccisa in via Poma nell’agosto del 1990. Busco venne assolto in Appello, dopo una prima condanna a 24 anni. L’esame odontologico consiste in una sorta di mappatura di mascelle e mandibole, denti e protesi; attraverso questo studio si ottiene un profilo genetico che comprende anche le specifiche geografiche di provenienza del cadavere. Il profilo, comparabile con altri campioni disponibili, viene poi inserito nelle banche dati del ministero dell’Interno e dell’Interpol e trasmesso al Commissario Straordinario per le Persone Scomparse. Alla data del 31 dicembre 2016 erano circa 3000 i cadaveri non identificati iscritti nel registro, 6 dei quali in Abruzzo. Quello di Controguerra è il terzo nel Teramano, dopo i cadaveri non identificati rinvenuti entrambi a Pineto, nel 2000 e nel 2007.