Ud’A, tensioni e scintille in Cda

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Tensioni e scintille nella seduta pomeridiana del Cda dell’Università d’Annunzio: 5 consiglieri chiedono un procedimento disciplinare per il dg Del Vecchio. Il Rettore Di Ilio respinge seccamente la richiesta, difende il dg e la seduta (chiamata ad approvare il bilancio in scadenza al 31/12) salta.

Clima sempre più teso alla d’Annunzio: la seduta pomeridiana del Cda, chiamata peraltro ad approvare il bilancio preventivo in scadenza al 31/12 ( pena il commissariamento dell’Università), inizia con quello che per molti non è un colpo di scena come potrebbe sembrare. Pochi minuti dopo l’appello dei presenti, cinque consiglieri chiedono formalmente al Consiglio e al Rettore Di Ilio di avviare un procedimento disciplinare nei confronti del dg Filippo Del Vecchio. Richiesta che ha tutto il sapore di una sfiducia, richiesta che pesa come un macigno sul capo del dg ma ancor più su quello del Magnifico. E’ proprio quest’ultimo, forse incredulo o in realtà preparatissimo, a prendere la parola e dopo aver respinto la richiesta dei cinque consiglieri spiega a tutti i presenti che ‘ semmai è a lui e solo a lui che spetta, per diritto, una decisione del genere’. L’aria si fa irrespirabile, i visi sono tesi: pochi istanti dopo l’intervento del Rettore i cinque consiglieri decidono di abbandonare la seduta di Cda e far venir meno il numero legale per proseguire con gli altri punti all’ordine del giorno: in primis c’era l’approvazione del bilancio preventivo in scadenza al 31/12 pena il commissariamento dell’Università Gabriele d’Annunzio di Chieti-Pescara. Un punto di non ritorno: questo il sapore dell’odierno Cda Ud’A alle prese con turbolenze e crepe sempre più visibili anche agli occhi più distratti. Del Vecchio ‘non convince’ più, Di Ilio lo difende strenuamente, la maggioranza del Cda non è più con loro, il bilancio va approvato entro 15 giorni ( meno considerando i giorni di festa): in un clima di veleni e sciabolate la d’Annunzio rischia di finire l’anno persino peggio di come lo ha iniziato e vissuto fino ad oggi tra denunce, contestazioni e vertenze.