Pescara, consiglio comunale movimentato

Consiglio comunale piuttosto movimentato oggi a Pescara: il presidente è stato costretto a sospendere i lavori e a chiedere l’intervento della forza pubblica.

Lo scontro, consumato tra i banchi dell’opposizione, ha coinvolto la capogruppo del M5S Erika Alessandrini e i consiglieri del centrosinistra. La bagarre è nata quando la Alessandrini, durante il dibattito in aula, rispondendo a chi aveva parlato del leader politico del M5S come di ‘un ex venditore di bibite’, si è rivolta ai consiglieri di centrosinistra chiamandoli ‘inquisiti’ (tre di loro sono indagati in alcune vicende giudiziarie). Da qui lo scontro verbale e l’intervento in aula del padre di Alessandrini: sono volati urla e spintoni e si è quasi arrivati alle mani.

Poco dopo il presidente del Consiglio comunale Marcello Antonelli ha deciso di sospendere la seduta e di chiamare gli agenti.

“È molto sgradevole che vengano usate vicende personali in una discussione in aula sul Dup. La consigliera Alessandrini – ha detto il consigliere comunale Pd Francesco Pagnanelli – non aveva argomenti e non poteva fare altro che trovare un modo per colpire consiglieri che sono, peraltro, semplicemente indagati e stanno svolgendo la loro attività di difesa nei loro singoli procedimenti. Il presidente Antonelli ha fatto saggiamente intervenire la forza pubblica sospendendo i lavori. Credo che episodi del genere non debbano mai avvenire in una assise Comunale, con i fatti personali che dovrebbero restare fuori”.

Pronta la replica della consigliera Alessandrini:

“Io non ho attaccato i miei colleghi sul fronte giudiziario, ma ho semplicemente risposto a provocazioni che vanno avanti da tempo. Io in aula ho semplicemente risposto a chi faceva riferimento a un emendamento che evidentemente coglieva e riproponeva questioni appartenute ai Cinque stelle, in riferimento alla partecipazione popolare. L’intervento successivo del consigliere Cuzzi ha evidenziato il mio ruolo ironicamente e dicendomi di appartenere a un ‘partito guidato da un venditore di bibite allo stadio’. Dopo aver detto che, a livello locale gli esponenti del Pd sono quasi tutti stati sottoposti ad azioni giudiziarie in corso, sono stata letteralmente aggredita da sette consiglieri che mi hanno insultato. Non credo ci sia nulla di offensivo se si sottolineano questioni sotto gli occhi di tutti. Mio padre era nel pubblico e di fronte a scene di aggressione è intervenuto. Credo che sia una reazione da comprendere”.

Il vice capogruppo del Movimento cinque stelle al Comune di Pescara, Paolo Sola, parla di atteggiamento squadrista del centrosinistra e di bullismo in aula:

“Questa mattina durante il dibattito in Consiglio Comunale sul Documento Unico di Programmazione, è andato in scena uno spettacolo deplorevole e avvilente. Un atteggiamento squadrista da parte del centrosinistra, che fomenta un clima di derisione che già da qualche giorno aleggiava in aula nei confronti della nostra capogruppo Erika Alessandrini, e che questa mattina è degenerato in una serie di attacchi denigratori nei suoi confronti e di tutto il Movimento 5 Stelle.Un clima di derisione inaccettabile nei confronti di una donna e di un consigliere comunale, per di più all’interno di un’aula istituzionale. Come uomini e come gruppo consiliare facciamo quadrato intorno alla nostra capogruppo Erika Alessandrini, vittima di un atteggiamento di bullismo e di derisioni che investe tutto il Movimento 5 Stelle Pescara”.

Il commento dei consiglieri comunali del centrosinistra:

“Oggi è andata in scena una delle più brutte pagine nel Consiglio comunale. Di fronte al legittimo sospetto che il Movimento 5 Stelle faccia da stampella alla politica urbanistica del centrodestra, accusa rivolta nel normale contesto dialettico del dibattito in Consiglio comunale, la capogruppo del Movimento 5 Stelle, dimenticando forse la linea neogarantista del suo partito, ha sferrato un pesante attacco personale nei confronti di alcuni consiglieri comunali del centrosinistra, alle quali hanno fatto da sfondo le minacce personali lanciate dai posti del pubblico da un esponente del Movimento, padre della capogruppo Alessandrini, allontanato a fatica dalla forza pubblica mentre annunciava di aspettarci fuori dall’aula. In un clima di tensione nazionale, tutti i partiti e persino il personale – che ringraziamo per la solidarietà espressa – hanno preso le distanze dal comportamento dei 5 Stelle violento nelle parole e nelle minacce. Ci aspettiamo che, a differenza del comportamento omertoso di questa mattina, il Movimento isoli i violenti, chieda scusa per il comportamento di oggi e prenda le distanze dalle minacce. E magari, ma forse questo è troppo, inizi a fare opposizione alla Lega e a Forza Italia, anche sull’urbanistica”.

(Immagine di repertorio)