Furci: il TAR sospende l’avvio dei lavori per la nuova discarica

Il TAR de L’Aquila sospende in extremis l’avvio dei lavori per una nuova discarica a Furci da 150.000 mc di rifiuti. La soddisfazione dell’H2O.

Il Presidente del Tribunale Amministrativo de L’Aquila, con provvedimento cautelare monocratico su richiesta del Comune di Furci, ha sospeso temporaneamente l’autorizzazione regionale alla base dell’avvio dei lavori annunciato per questi giorni dalla Ditta Vallecena srl.
Il dirigente della Regione Abruzzo Franco Gerardini il 5 marzo scorso aveva, infatti, rilasciato alla Vallecena Srl l’autorizzazione integrata ambientale per la costruzione di una discarica da 150.000 mc per rifiuti speciali non pericolosi da realizzarsi in località Cicella a Furci.

“Il Comune di Furci, grazie all’azione del sindaco Angelo Marchione, che si è sempre opposto alla nuova discarica assieme agli altri sindaci del territorio e al Comitato per la Difesa per la Difesa del Comprensorio Vastese, ha quindi proposto ricorso al TAR di L’Aquila, con l’avv. Herbert Simone, contestando in numerosi punti la legittimità del parere favorevole del Comitato Valutazione di Impatto Ambientale della Regione e l’autorizzazione finale del Servizio Rifiuti.
Qualche giorno fa la Vallecena Srl ha comunicato l’avvio dei lavori per oggi. Aveva anche iniziato a picchettare i terreni. A quel punto il Comune ha depositato anche la richiesta sospensiva urgente che è stata accolta dal Presidente del TAR di L’Aquila con il provvedimento monocratico di oggi. La discussione collegiale della richiesta di sospensiva avverrà il 16 dicembre”.
Per il Forum H2O e per il Comitato per la Difesa del Comprensorio del Vastese si tratta di una battaglia legale sacrosanta per evitare che l’area, già gravata dalle problematiche delle discariche del Civeta, subisca ulteriori criticità ambientali.

“Già oggi l’effetto cumulo di tutte queste attività sarebbe insostenibile, come certificato da più enti e dallo stesso Comitato VIA regionale per altri impianti. La decisione di oggi del TAR è solo un primo passo in quella che si prospetta una lunga vicenda giudiziaria che va seguita fino in fondo per la tutela del territorio”.