Covid Pescara: al via sabato 2 la vaccinazione, arrivate 2.304 dosi

E’ partita la complessa macchina organizzativa per la vaccinazione anti-Covid 19 nella Asl di Pescara. Ufficialmente il via sabato 2 gennaio 2021 presso il Presidio Ospedaliero di Pescara, in linea con le altre Asl abruzzesi.

Ieri 30 dicembre 2020, in anticipo secondo quanto previsto nelle settimane scorse, sono state recapitate dalla Pzifer , nel centro di stoccaggio individuato dalla Asl, le prime 2340 dosi di vaccino, che saranno destinate prioritariamente alla vaccinazione del personale ospedaliero operante nei team vaccinali, nei reparti malattie infettive, nelle medicine Covid, nelle pneumologie Covid e nei pronto soccorso. Conclusa la prima fase, si passerà al personale ospedaliero degli altri reparti e successivamente a quello dei distretti sanitari e delle strutture per anziani, dove saranno sottoposti a vaccinazione anche gli ospiti.

“Il 2021- commenta il Direttore Generale della Asl Vincenzo Ciamponi – si apre, dunque, con l’entrata nel vivo della più grande campagna vaccinale di massa degli ultimi decenni, che ci auguriamo possa farci presto uscire dall’incubo COVID.E’ doveroso ribadire, peraltro, ancora una volta che l’avvio delle vaccinazioni non deve farci abbassare la guardia: non possiamo infatti allentare in alcun modo le precauzioni volte a limitare i contagi, che al momento – rappresentano ancora il mezzo più efficace per tutelare la nostra salute e quella dei nostri cari”.
L’avvio dello Screening di massa anti Covid-19 è previsto in alcuni comuni della Provincia di Pescara già dal 4 Gennaio e in altri nei giorni a seguire .
Anche questo Screening, il cui scopo è quello di scoprire quanti più soggetti positivi al Covid asintomatici quindi, potenzialmente in grado di infettare tutte le persone con cui vengono a contatto, sta richiedendo un importante sforzo organizzativo della Regione Abruzzo, della Provincia, dei 46 Sindaci del territorio provinciale, della Protezione Civile Regionale e degli Ordini professionali dei Medici, degli Infermieri, dei Veterinari, dei Biologi ecc.
“E’ un modo per interrompere la catena dei contagi – dichiara ancora Vincenzo Ciamponi – lo screening di massa è un’ottima occasione per tutti i cittadini di controllare il proprio stato di salute e, al contempo , dimostrare grande senso civico, aiutando le Istituzioni nella lotta al Coronavirus. Sottoporsi allo screening è un’azione volontaria, ma invitiamo caldamente le persone ad aderire a questa importante iniziativa.”

Si ricorda che lo screening è gratuito e si tratta di un tampone nasofaringeo del tipo “rapido”, in grado cioè di dare un risultato in poco tempo. Sarà necessario portare con sé la tessera sanitaria e un documento di identità valido.

Entro tre ore dal test, in caso di risultato positivo, le persone riceveranno una chiamata da un operatore sanitario al numero di telefono indicato sul modulo di consenso. Se entro tre ore non si riceve nessuna chiamata, vuol dire che il tampone ha avuto esito negativo.
Ogni Comune allestirà delle postazioni dove verranno effettuati i test rapidi. Le località esatte e gli orari saranno pubblicati sul sito web di ogni Comune dove i cittadini potranno reperire tutte le informazioni necessarie.