Dispersi Velino: soccorritori a rischio valanga, la disperazione dei familiari dei 4 dispersi

È giunto al campo base di Forme, frazione di Massa d’Albe, un elicottero attrezzato per il distacco artificiale degli accumuli di neve, generalmente operato con microcariche. È necessaria la bonifica e la messa in sicurezza dell’area per proteggere la vita dei soccorritori sul monte Velino alla ricerca dei 4 dispersi da domenica.

Trenta uomini circa, che cercano i quattro escursionisti dispersi da due giorni, stanno lavorando in un ambiente minacciato costantemente dal pericolo di distacco valanghe. A causa della troppa neve anche le unità cinofile sono in difficoltà. I cani non riescono a seguire le tracce sul manto nevoso, troppo stratificato, e arrancano nel percorso, affondando sulla neve fresca. Il cielo è terso e il vento meno forte. La zona interessata è quella sotto al Colle del Bicchero e presenta un’area primaria di ricerca molto estesa, che va perlustrata metro per metro, a circa 2000 metri di altezza. Gli elicotteri fanno la spola dal campo base alla montagna, per dare il cambio ai soccorritori in quota.

Le operazioni sono proseguite fino alle ore 17. Al campo base sono presenti i familiari dei dispersi che, in attesa di notizie, vengono tenuti al corrente delle operazioni. Per dare sostegno a loro, ma anche agli stessi soccorritori che stanno lavorando da domenica sera in condizioni proibitive, sono arrivati sul posto degli psicologi. La Protezione Civile sta distribuendo pasti e bevande calde. Intanto, è in corso una riunione in Prefettura all’Aquila, partecipano rappresentanti dei corpi militari e civili coinvolti nelle operazioni.

In tarda mattinata si è tenuto un tavolo tecnico per studiare una strategia di accesso all’area di ricerca. Un’azione imponente quella messa in atto dalla Protezione civile regionale che prevede l’impiego di tre elicotteri, personale dei Vigili del Fuoco, Carabinieri, Esercito, Soccorso Alpino e volontari della protezione civile, oltre al personale della Protezione civile regionale. Nella mattinata di oggi erano presenti al campo base delle ricerche, per il coordinamento delle operazioni, il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, il direttore dell’Agenzia di Protezione Civile Regionale, Mauro Casinghini, e il dirigente di Protezione Civile, Silvio Liberatore.