Tifoseria violenta: arriva il daspo per alcuni Pratolani

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Quattro giovani pratolani sono stati denunciati dalla polizia di Teramo per aver commesso atti di tifoseria violenta. Per loro in arrivo il daspo.

gli atteggiamenti violenti di alcuni tifosi del “Nerostellati”, formazione di calcio di Pratola Peligna militante nel campionato di promozione, avevano portato perfino alla sospensione di un incontro di calcio.

Il primo episodio risale al 28 febbraio scorso durante la partita di calcio con il Pontevomano Calcio, presso il campo sportivo di Villa Vomano di Teramo, quando la tifoseria ultras dei Nerostellati iniziò immediatamente a provocare e intimidire gli avversari con fumogeni, petardi e lancio di bottiglie in plastica verso il guardalinee. Alla fine dell’incontro, alcuni nerostellati si sono scagliati perfino contro un tifoso della squadra opposta, provocandogli diversi trauma contusivi, tanto da rendere necessario il trasporto al pronto soccorso con una prognosi iniziale di 20 giorni, seguita da ulteriori 30.
A seguito delle indagini della Digos in collaborazione con la questura di L’Aquila, sono stati individuati un 27enne e un 55enne di Pratola Peligna, quali responsabili dell’aggressione.

Situazione simile nel corso di un’altra partita, disputata il 13 marzo, si è verificata nel campo sportivo di Fontanelle di Atri, dove un tifoso di Pratola Peligna, utilizzando un cassonetto della spazzatura,  ha scavalcato la recinzione accedendo all’area verde del campo di gioco e, aprendo un cancello laterale, ha permesso a un gruppo di tifosi ospiti di invadere il campo: in due hanno aggredito l’arbitro e l’allenatore della squadra locale che si è beccato una testata al volto, ricevendo una prognosi di sette giorni dal pronto soccorso dell’ospedale atriano. Intervenuti sul posto, gli agenti della polizia di Atri hanno identificato i due principali responsabili, autori già dell’aggressione di Villa Vomano, unitamente a un 40enne, sempre residente a Pratola Peligna.

Nei confronti dei tre saranno adottati i relativi provvedimenti interdittivi per vietare l’accesso a manifestazioni di carattere sportivo (daspo); i nominativi degli stessi sono anche stati inoltrati alla locale Procura della Repubblica.

Le attività investigative continuano per identificare gli altri tifosi nerostellati che hanno partecipato alle aggressioni negli stadi.