Teramo, incendio Richetti di Sant’Atto: attesa per le analisi dell’aria

Gli aggiornamenti da Teramo per l’incendio alla Richetti nella Zona Industriale di Sant’Atto. Danni ingentissimi.

È trascorsa una notte particolarmente impegnativa per i vigili del fuoco che hanno lottato contro l’incendio che ha interessato lo stabilimento produttivo della ditta Richetti, a Sant’Atto di Teramo (QUI LE PRIME FOTO DI IERI SERA).

Il massiccio schieramento di uomini e mezzi ha impedito che il vasto incendio si propagasse ad una cella frigorifera di circa 1.500 metri quadrati al cui interno sono stoccati prodotti finiti (merendine fresche) ad alcuni silos e serbatoi di gas presenti all’esterno del capannone e a tre linee di produzione. Tutti i 60 operai al lavoro ieri sera sono fuggiti all’esterno della fabbrica, mettendosi in salvo. I vigili del fuoco hanno provveduto stamani lo spegnimento del magazzino degli imballaggi, dove si è sviluppato inizialmente l’incendio che ha determinato anche il crollo del tetto di tale reparto. Intorno alle 11,30 il rogo è stato completamente domato.

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La copertura del capannone è realizzata in lastre di eternit e parte di essa è andata distrutta dalle fiamme. Per tutta la notte l’incendio ha prodotto una densa e alta colonna di fumo. Sul posto è intervenuta anche l’ARTA, che ha proceduto ad effettuare i necessari accertamenti, per la verifica di eventuali condizioni di inquinamento ambientale. I sindaci di Teramo e Bellante già ieri sera avevano invitato i cittadini a tenere chiuse le finestre per precauzione.

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I RESIDENTI VOGLIONO RASSICURAZIONI DAL SINDACO:

“Chiediamo a nome di tutti i residenti, viste le ultime tragiche vicende avvenute nella serata di lunedì, un intervento immediato da parte del sindaco di Teramo, Maurizio Brucchi”. A parlare all’ANSA è il presidente del comitato di quartiere di Sant’Atto Valerio Pelusi il quale, dopo l’incendio che ha devastato la fabbrica Richetti, azienda alimentare del nucleo industriale, punta il dito contro la situazione di degrado in cui verserebbe l’area. “L’incendio è solo la goccia che ha fatto traboccare il vaso – scrive Pelusi – l’area industriale in questione è dimenticata sotto tutti i punti di vista, con problemi sanitari e logistici molto gravi da anni; rifiuti abbandonati, illuminazione e sicurezza stradale sono problemi cronici della zona, abitata da molte famiglie e frequentata da molti lavoratori”. Da qui la richiesta al sindaco di un sopralluogo urgente a Piane Sant’Atto per rassicurare i residenti e fornire “notizie certe, date certe e una presa di posizione forte, chiara e immediata per sollecitare in brevissimo tempo tutti gli organi preposti al controllo sanitario per la tutela dei cittadini e alla risoluzione dei problemi sopracitati”.

L’ATTESA DELLE ANALISI – Continua nel frattempo il un tavolo tecnico presso l’azienda Richetti alla presenza del sindaco di Teramo, Maurizio Brucchi, e quello di Castellalto, Vincenzo Di Marco, insieme a vigili del Fuoco forze dell’ordine e responsabili di Asl e Arta per verificare il da farsi a seguito dell’incendio. Intanto il sindaco Brucchi ha predisposto la verifica entro 20 mt dall’incendio per eventuali macroframmenti di amianto e la verifica immediata della qualità dell’aria a Teramo-San Nicolò, Piane S. Atto, ma anche Case Molino, Bellante. Il sindaco ha inoltre dichiarato che “Si sta lavorando per garantire  la sicurezza dell’area, abbiamo e stiamo prendendo  tutti i provvedimenti necessari per la tutela della salute pubblica, ma dobbiamo ancora capire cosa ha causato il tutto”. Sulla vicenda anche i primi cittadini di Castellalto e Bellante chiedono chiarezze.

LAVORATORI E SINDACATI PREOCCUPATI – Sgomento e preoccupazione tra i lavoratori dello stabilimento Richetti. Per fortuna non ci sono state vittime e i presenti all’interno della struttura quando è scoppiato l’incendio sono riusciti tutti ad uscire.  Sono quasi 250 i dipendenti,  tutti presenti questa mattina all’esterno della struttura per cercare di avere notizie sul loro futuro.  I sindacati hanno annunciato che ci sarà anche un tavolo di confronto con la proprietà per capire insieme il futuro dei lavoratori.

Esprimo tutta la mia preoccupazione per una vicenda che investe così duramente anche gli equilibri occupazionali – dichiara Renzo Di Sabatino con riferimento all’incendio che questa notte ha distrutto i capannoni della Richetti a Sant’Atto – Ci siamo spesso occupati dell’azienda al tavolo delle relazioni industriali; il pensiero è rivolto ai dipendenti e alle loro famiglie, siamo in contatto con i sindacati per agevolare ogni percorso che consenta di accedere agli ammortizzatori sociali in attesa di capire quale sarà il futuro del sito produttivo”.

L'autore

Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.