Teramo, imputata 96enne con Alzheimer: chiuso il processo

A Teramo il giudice onorario dichiara il non doversi procedere in una causa penale: l’imputata ha 96 anni e una patologia irreversibile.

Decisione di buonsenso, quella con la quale il giudice onorario Carlo Fazzini ha chiuso a Teramo una causa penale ieri mattina. E’ stato dichiarato infatti il non luogo a procedere nei confronti di un’imputata di 96anni affetta -secondo la documentazione medica prodotta dalla difesa- da una forma di Alzheimer. L’anziana donna veniva processata per l’accusa di falso ideologico in atto pubblico; l’indagine scattò a seguito della presentazione all’Aci di una documentazione relativa all’esenzione per invalidità civile.

Il non luogo a procedere è stato disposto, in accoglimento alla tesi dell’avvocato della donna Elena Concordia, applicando il nuovo articolo 72bis del codice di procedura penale che fa riferimento alla “capacità irreversibile” dell’imputato a partecipare al processo. Vista l’età avanzata e la patologia in atto, pretanto, il giudice non ha avuto dubbi nel chiudere il processo.

L'autore

Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.