Rigopiano, sentito dal Pm il dirigente della Protezione Civile

Inchiesta Rigopiano, sentito dal Pm il dirigente della Protezione Civile sul mancato Piano di Prevenzione Valanghe. I familiari delle vittime visionano il documentario di Santoro.

Questa mattina al Tribunale di Pescara, su richiesta dei legali del sindaco di Farindola Ilario Lacchetta e del tecnico comunale Enrico Colangeli (entrambi indagati), è stato sentito dal Pm Andrea Papalia Sabatino Belmaggio, dirigente del Servizio Prevenzione dei Rischi di Protezione Civile, nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Pescara sul disastro dell’Hotel Rigopiano. I legali di questi indagati, infatti, intendono dimostrare con un esposto, che “Se la Regione Abruzzo, come previsto avesse realizzato la Carta di Localizzazione dei Pericoli da valanga (Clpv), oggi le 29 persone morte a Rigopiano sarebbero vive. Nel marzo del 2014 la Regione diede l’ordine alla Protezione civile di redigere la Clpv, essenziale per applicare la norma. La legge avrebbe imposto vincoli edilizi e ordini di sgombero per tutte le strutture situate in aree valanghive e dunque non ci sarebbe stato il disastro dell’Hotel Rigopiano”.

I FAMILIARI INVITATI DA SANTORO- Arriva il via libera, da parte dei familiari delle vittime dell’Hotel Rigopiano alla messa in onda di ‘C’è qualcuno’, il lavoro di Michele Santoro sulla tragedia che il 18 gennaio scorso è costata la vita a 29 persone. Il programma sarà dunque trasmesso regolarmente il 2 giugno su Rai2. I familiari delle persone decedute in seguito alla valanga che ha travolto l’albergo, nel Pescarese, durante l’eccezionale ondata di maltempo che quel giorno coincise con diverse forti scosse di terremoto, riuniti nel comitato presieduto da Gianluca Tanda, la settimana scorsa avevano inviato una lettera di diffida alla Rai, tramite l’avvocato Romola Reboa, protestando per non essere stati coinvolti nella visione di immagini inedite riguardanti i loro cari. La Rai ha quindi poi annunciato che avrebbe organizzato un’anteprima per i familiari delle vittime, subordinando la messa in onda al loro giudizio. Anteprima che si è tenuta nel pomeriggio alle 15, nella sala Arazzi della Rai, alla presenza di numerosi esponenti del comitato, dei loro legali e dello stesso Santoro. “È stato un pomeriggio pieno di emozioni – hanno fatto sapere i familiari delle vittime – al termine della visione la maggioranza delle persone ha ritenuto giusto che il filmato vada in onda, con la richiesta che ad esso segua un’inchiesta giornalistica finalizzata a ricercare antefatti e responsabilità. Michele Santoro – rimarca il Comitato – ha espresso a tutti il suo personale impegno a non spegnere le telecamere su Rigopiano il 2 giugno”. L’avvocato Romolo Reboa, che insieme a Gabriele Germano, Maurizio Sangermano e Roberta Verginelli assiste 21 familiari delle vittime e il sopravvissuto Giampaolo Matrone, aggiunge che “l’interesse nel non far spegnere i riflettori è prevalso sui sentimenti personali, ma non è piaciuto l’utilizzo di certe immagini, senza che prima fossero sottoposte alla visione dei familiari. Inoltre c’è stata spettacolarizzazione su alcuni aspetti – conclude l’avvocato – e abbiamo riscontrato alcune lacune”.

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Carmine Perantuono: Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.