Pescara: case popolari, impiegate del Comune aggredite negli uffici

A Pescara sulle case popolari spiacevoli episodi si verificano quotidianamente a Palazzo di Città. La denuncia negli studi di Rete8 da parte dell’assessore Adelchi Sulpizio: “Sono andato dal Prefetto”.

Le forze dell’ordine e il Prefetto Provolo sono al corrente della delicata situazione che perdura da tempo, mettendo a rischio l’incolumità di impiegati e impiegate che lavorano negli uffici del settore “Politiche della Casa” al Comune di Pescara. “Anche delle donne” -ha rivelato a Rete8 l’assessore Sulpizio – “sono state vittime di aggressioni preoccupanti, che minano la serenità nello svolgere il lavoro negli uffici”. Questi ultimi sono quotidianamente presidiati da coloro che hanno fatto domanda per un alloggio popolare nei bandi del Comune, e che vi si recano per chiedere informazioni, ma anche per protestare in maniera “colorita”, o magari per lanciare accuse di essere scavalcati nelle graduatorie da qualche “raccomandato” da parte dei politici o dai funzionari. Un clima incandescente, ma che “non ha alcuna ragion d’essere”, ha spiegato l’assessore Adelchi Sulpizio negli studi della trasmissione “I Fatti e le opinioni” sul tema dell’edilizia popolare, alla quale ha partecipato assieme all’assessore regionale Donato Di Matteo e all’urbanista Roberto Mascarucci:

“Le graduatorie non sono fatte dai politici o dai tecnici del comune secondo criteri discrezionali” -ha ripetuto Sulpizio- “ma da una commissione presieduta da un giudice, che è esterna al Comune”, e che sopratutto non fa altro che applicare, con assoluta trasparenza, la legge e i criteri oggettivi presenti nel bando. E’ da tempo finita l’epoca in cui si poteva pensare di cercare una raccomandazione o di corrompere qualcuno per avere una casa popolare”.

Video: le dichiarazioni di Sulpizio:

Video: l’intera trasmissione:

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Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.